Aquaplastics, acqua ai bisognosi in cambio di cliccate

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Indagine iniziale: 20/4/2003. Ultimo aggiornamento: 13/8/2005.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:

Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito

English abstract (il resto è in italiano)

An e-mail appeal invites you to visit the Website www.aquaplastics.org and click where requested: this, it is claimed, will help donate water to Africa as part of a campaign organized by European plastics manufacturers.

This appeal is genuine. The website is indeed sponsored by the plastics industry and the funds are sent to a registered British charity called WaterAid.

Links with further information (mostly in Italian) are provided below.

Il testo dell'appello

Con le solite varianti tipiche delle catene di sant'Antonio, il testo è grosso modo questo (ho evidenziato i concetti salienti in grassetto):

Basta un clic sul sito www.aquaplastics.org per donare acqua all'Africa. L'iniziativa è dei produttori di materie plastiche in Europa, l'obiettivo è 1,5 milioni di clic e 150000 euro andranno all'associazione umanitaria WaterAid.

Datazione e origini

Le prime segnalazioni di questo caso sono giunte al Servizio Antibufala nel 2003.

Perché non è una bufala

Il sito citato esiste ed effettivamente organizza periodicamente una campagna di donazioni di denaro in cambio di cliccate.

Per esempio, fino al 22 giugno 2003 ha presentato una campagna (disponibile anche in italiano) che prometteva una donazione di 150.000 euro, da parte dell'industria della plastica, all'organizzazione benefica WaterAid se veniva raggiunto un totale di un milione e mezzo di cliccate sul sito (nella zona "click to donate") appunto entro il 22 giugno 2003.

La campagna si è poi conclusa con successo: è stato raggiunto il numero di cliccate richiesto, per cui, come detto sul sito, "l'industria europea della plastica farà una donazione di 150.000 euro a favore di WaterAid".

La campagna è stata ripetuta anche nel 2004, sempre con l'obiettivo di un milione e mezzo di cliccate e con una donazione di 150.000 euro, scegliendo come data di conclusione il 22 giugno 2004. Stando a quanto riportato sul sito, ogni visitatore può cliccare una sola volta al giorno e ogni cliccata dona "10 cent" (presumo intendano eurocent).

L'iniziativa è stata organizzata con successo anche nel 2005, stavolta con una donazione di 200.000 euro in cambio di due milion di visitatori entro il 22 giugno 2005.

Ovviamente è inutile continuare a far circolare l'appello al di fuori dei periodi della campagna. E' tuttavia possibile in ogni momento effettuare donazioni dirette all'organizzazione benefica WaterAid, destinataria della raccolta di fondi.

Il sito WaterAid citato (http://www.wateraid.org/) appartiene effettivamente a un ente benefico registrato in Inghilterra: WaterAid, Prince Consort House, 27-29 Albert Embankment, London, SE1 7UB, UK - Tel: +44 (0) 20 7793 4500 - UK Registered Charity No. 288701.

L'industria della plastica citata è l'APME (Association of Plastics Manufacturers in Europe), il cui sito) conferma l'iniziativa benefica anche nel 2004.

In altre parole, fino a prova contraria sembra proprio trattarsi di una regolare attività promozionale per incentivare l'uso della plastica: i fabbricanti di plastica sponsorizzano, WaterAid riceve i soldi della sponsorizzazione e li investe per fornire acqua al Terzo Mondo.

Preferibilmente usando tubature in plastica, ovviamente!

Commenti, critiche o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!