Appello contro la nomina di Ugo Gussalli Beretta ad ambasciatore in USA

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Indagine iniziale: 8/2002. Ultimo aggiornamento: 19/8/2005.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:

Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito

English abstract (il resto è in italiano)

An e-mail appeal reported that Ugo Gussalli Beretta, president of a well-known weapons maker, was scheduled to be appointed as Italian ambassador in the United States.

The appeal asked to sign a petition, coordinated by a missionary association, against this appointment.

The appeal is dated 2002. Mr Beretta was never appointed (Mr Sergio Vento was appointed instead). According to available sources, there is no evidence that Mr Beretta's appointment was ever considered by the Italian government at the time.

Il testo dell'appello

Con le solite varianti tipiche delle catene di sant'Antonio, il testo è grosso modo questo (ho evidenziato i concetti salienti in grassetto):

Carissima/o,

la rivista Missione Oggi ha lanciato dal suo sito internet un appello a tutti i cittadini e alle associazioni per inviare lettere ed email al Presidente della Repubblica chiedendogli di respingere, qualora confermata, la nomina del produttore d'armi Ugo Gussalli Beretta ad ambasciatore negli Usa.

Il quotidiano BRESCIA OGGI (19 luglio 2002) e il settimanale PANORAMA (1 agosto 2002) riportano la notizia che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intenderebbe nominare Ugo Gussalli Beretta ambasciatore negli USA.

Ugo Gussalli Beretta non solo non fa parte del "corpo diplomatico" italiano, ma è presidente della Beretta Holding spa, un'industria produttrice di armi con sede a Gardone Val Trompia (BS) che controlla varie industrie produttrici di armi (pistole, revolver, mitragliette, fucili di precisione) in diversi paesi del mondo e con una rete di vendita in moltissimi stati dal Bangladesh al Libano, dalla Giordania al Pakistan, dal Cile al Perù al SudAfrica, per citarne solo alcuni.

Ti chiedo pertanto di:

1: Firmare l'appello (lo trovi con tutta la documentazione) al sito:

www.saveriani.bs.it

2. Spedire questa mail ai tuoi amici chiedendo loro di diffonderla

Puoi trovare tutte le informazioni sull'appello e sul comunicato stampa al sito di Missione Oggi:

www.saveriani.bs.it

Ciao e... passa parola. Grazie!

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Se vuoi ulteriori informazioni da Missione Oggi invia una mail a:

info@saveriani.bs.it

L'appello è stato raccolto da moltissimi siti Web e sembra essere partito dal sito citato qui sopra (www.saveriani.bs.it) appartenente ai missionari saveriani.

Datazione e origini

Le prime segnalazioni di questo caso sono giunte al Servizio Antibufala ad agosto 2002.

FIX THIS Perché NON era una bufala, ma ormai è scaduta

L'appello era autentico, ma risale al 2002 e Gussalli Beretta non è stato nominato ambasciatore. L'ambasciatore italiano in USA è Sergio Vento.

Chiarisco subito che lascio perdere ogni considerazione sul merito dell'appello: non sta a me, come detective antibufala, valutare se sia giusto o meno nominare qualcuno come ambasciatore. Il mio compito è soltanto cercare di smentire o confermare gli appelli che circolano in Rete. L'indagine, quindi, mirava soltanto a determinare se il governo italiano stava davvero pensando di nominare il signor Beretta come ambasciatore.

Il caso è ormai chiuso, essendo stato nominato Sergio Vento (come indicato per esempio dal sito dell'Ambasciata Italiana in USA, ma riepilogo qui sotto i punti salienti dell'indagine.

L'indagine

Ho contattato via e-mail il sito dei missionari saveriani e ho ricevuto una risposta in cui i missionari confermano di aver lanciato l'iniziativa di raccogliere e-mail di protesta, ma chiariscono la loro posizione di semplici latori della notizia, di cui non sono la fonte: la fonte, anzi le fonti, sono Brescia Oggi del 19 luglio 2002 e il settimanale Panorama dell'1 agosto 2002. Questo è ribadito in una pagina del loro sito (ancora presente ad agosto 2005).

A seguito di questa notizia, i missionari hanno ritenuto opportuno lanciare l'appello. Cito dalla loro risposta:

"Noi vista la notizia e sentite altre fonti, abbiamo preparato un Comunicato stampa e un Appello al Presidente Ciampi "chiedendogli di respingere, qualora confermata, la nomina del produttore d'armi ad ambasciatore negli Usa. Non si tratta pertanto di una notizia diffusa da noi, ma da altri e che noi abbiamo ripreso in modo "preventivo" lanciando l'appello a Ciampi. L'unico atto possibile, visto che le nomine sono proposte dal Ministro degli Esteri (Berlusconi), accolte dal Presidente del Consiglio (Berlusconi) e confermate dal Presidente della Repubblica."

In altre parole, se le notizie di Brescia Oggi e Panorama sono autentiche, anche l'appello è autentico. Questi due giornali sembrano essere la fonte originale della notizia della ventilata nomina. Purtroppo nessuna di queste fonti è reperibile su Internet.

Tramite Google ho trovato che in Rete ci sono moltissimi altri siti che parlano di questa ipotesi di nomina, ma lo fanno partendo dalla segnalazione dei missionari saveriani: c'è per esempio una pagina de La Stampa Web dell'1 agosto 2002 (ancora consultabile ad agosto 2005), e c'era una pagina del Manifesto del 31 luglio 2002 (un tempo reperibile nella cache di Google) oltre a un'infinità di altri siti informativi, che però ne parlavano appunto come di notizia ancora da confermare, la cui origine era sempre il sito dei missionari saveriani (i quali però dicevano di non essere la fonte originale).

Il sito dei saveriani aveva allestito anche una rassegna stampa (ancora consultabile in parte ad agosto 2005) che citava Ansa e ADN Kronos, ma queste agenzie a loro volta riportavano il sito dei saveriani come fonte della notizia: un circolo un po' vizioso, quindi. Anche i commenti di Luciano Violante, Pierluigi Castagnetti e Jacopo Venier presso lo stesso sito parlavano con molta cautela di ipotesi di nomina.

Rimane poco chiaro, insomma, se la nomina sia mai stata presa in considerazione seriamente dal governo, ma comunque la cosa ha ormai poca importanza, dato che Gussalli Beretta non è stato nominato.

Avvertimenti di rito: i difetti delle "raccolte di firme" via e-mail

Invitare le persone a mandare e-mail di protesta è pericoloso e spesso controproducente. Ecco perché:

Il mio consiglio, pertanto, se si ritiene che un appello sia meritorio, è di non limitarsi a mandare un e-mail ma di mandare anche una lettera.

Commenti, critiche o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!