Accendi la candela, il satellite ti vede

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Indagine iniziale: 18/3/2003. Ultimo aggiornamento: 29/8/2005.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:

Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito

English abstract (il resto è in italiano)

Several e-mail appeals suggest switching on your home lighting on a specific night as a collective gesture, usually in favor of peace or other initiatives. The appeals claim that a weather satellite will take a picture of the event from space, thus sending a powerful visual message showing the magnitude of the initiative to the powers that be.

This appeal is ineffective. Switching on all your outdoor or home lights will produce no noticeable effect on satellite images, because towns and cities are already lit up at night, so the difference would not be detectable.

Links with further information (mostly in Italian) are provided below.

Il testo dell'appello

Di questo appello esistono numerose varianti. Tutte sono accomunate dall'idea di accendere collettivamente tante fonti luminose di notte in modo che lo spettacolo sia immortalato da un'immagine satellitare.

"PEACE IN ACTION

Stasera dalle 22 alle 24 accendere tutte le luci esterne.

Il satellite filmerà questa iniziativa di pace.
Passate il messaggio con ogni mezzo utile"

L'appello circola anche sotto forma di SMS. A volte, invece di dire "il" satellite, parla genericamente di "un" satellite.

Ne esiste anche una variante più prolissa e datata, riportata qui sotto testualmente, refusi compresi. Le evidenziazioni in grassetto sono opera mia.

Subject: Accendiamo le nostre luci e la nostra energia...

Accendiamo le nostre luci e la nostra energia...
 
Domenica 16 marzo tra le h20 e la mezzanotte, ora locale, accendiamo una luce, la piu visibile: una candela, una lampada, una lanterna, un fiflettore sulla finestra o nel balcone, o nello spazio del giardino. Contro una guerra programmata, decisa con totale disprezzo dell'opinione pubblica espressa nelle manifestazioni che riflettono le nostre convinzioni!!!
 
Questa guerra e ugualmente una guerra d'immagine. Per provare la presenza delle armi chimiche in Irak, Colin Powell ha mostrato in televisione una; provetta con acqua minerale. Fabrichiamo anche noi un'immagine che paralizzi di vergogna Bush e i petrolieri!!!
 
Un immagine senza maschera, incontestabile, un immagine che rifletta la nostra maniera di pensare.
 
Domenica 16 marzo tra le h20 e la mezzanotte, ora locale, accendiamo una  luce, la piu visibile: una candela, una lampada,una lanterna, un fiflettore sulla finestra o nel balcone, o nello spazio del giardino.
 
Questa immagine sara vista dal cielo, fotografata e filmata dai satelliti e dagli aerei, riprodotta dai mezzi di comunicazione.
 
Restera nella storia come testimone della speranza in un futuro comune a tutti gli uomini.
 
Ogni ora, ogni minuto, ogni secondo conta, per fermare la tremenda armata che si sta mettendo in marcia.
 
Manda questo e mail a dieci, venti, cinquanta dei tuoi amici.
 
Traducilo in altre lingue, se puoi, e fallo circolare fuori dal tuo paese, perche faccia il giro del mondo.
Avvisa i mezzi di comunicazione:  Contro la manipolazione dell'immagine, noi crediamo al potere dell'immaginazione.
 
Grazie a internet l'immagine di un pianeta illuminato puo trasmettersi come una breccia luminosa.
 
Non disperare. Se la guerra sara dichiarata prima di domenica, accendi piu che mai questa luce! Sara testimonianza per sempre che questa guerra e
 stata preparata contro la volonta dei popoli, a cominciare dallo stesso popolo nord americano, privato di mezzi di espressione grazie alla mano del potere sopra la televisione.
 
L'ONU esiste. Mezzo di pressione perche non ci siano le guerre. La diplomazia esiste!

Datazione e origini

L'appello circola almeno dal 14 marzo 2003.

Perché è una bufala

Molto semplice: accendere le luci di notte non crea alcun effetto visibile da satellite, perché le città sono sempre illuminate di notte. Ci sono i lampioni, le luci delle insegne, i fanali delle auto... l'unica differenza che potrebbe fare il gesto di accendere qualche luce in più in casa o in giardino è arricchire ancor più quei magnati del petrolio tanto criticati dall'appello, grazie al maggior consumo di energia elettrica.

Tanto per dare un termine di paragone, questo è un esempio di foto satellitare notturna, tratta da un sito Nasa: la foto originale (387 K) mostra tutto il mondo ad alta risoluzione, mentre qui ho estratto soltanto l'Europa. Se ci fossero più luci accese, non si noterebbe alcuna differenza: si avrebbe comunque la stessa densissima disposizione irregolare di chiazze luminose, e la foto non sarebbe più luminosa, perché l'obiettivo del satellite correggerebbe l'esposizione, proprio come fa qualsiasi macchina fotografica.

foto nasa dell'europa di notte

Il secondo problema di questo appello è che invita ad accendere le luci usando l'ora locale: ma siccome ci sono i fusi orari, non si potrà certo ottenere "l'immagine di un pianeta illuminato" promessa dall'appello. Quand'anche si potesse notare la differenza rispetto alla già accecante luce notturna emessa dalle città, si otterrebbe al massimo uno sfumato spicchio di mondo più illuminato, perché nell'emisfero in cui è notte le ore fra le 20 e mezzanotte indicate dall'appello arrivano in momenti diversi.

Il terzo problema è in un certo senso il più pernicioso: la mancanza di data. Nella versione breve, diffusa via e-mail e SMS, si dice semplicemente "stasera". Questo significa che l'appello sembra valido oggi, domani, dopodomani e fino al giorno del giudizio, e di conseguenza non ce ne libereremo mai. Ogni notte, da qualche parte nel mondo, ci sarà qualche anima ingenua che accende inutilmente le luci del giardino.

Anche la versione "lunga" dell'appello è lacunosa in fatto di data: parla di "domenica 16 marzo", senza specificare l'anno, per cui mi sa che ce la ritroveremo tra i piedi ogni anno, perché tanto nessuno farà caso al fatto che il 16 marzo quell'anno non cade di domenica, o al massimo penserà a un refuso.

Per farla breve: questa iniziativa è mossa da intenzioni lodevoli, ma è soltanto un totale spreco di tempo e soprattutto di energia.

E allora quella foto di Radio Popolare?

A qualcuno può venire in mente di obiettare che un esperimento di luci notturne riprese da satellite è stato realizzato con successo proprio in Italia, su iniziativa di Radio Popolare a Milano, il 25 settembre 1999, riuscendo a creare una scritta "Milano fa male" fotografabile (e fotografata) da satellite. L'immagine originale è pubblicata sul sito di Radio Popolare.

immagine della scritta di Radio Popolare

La differenza rispetto alla proposta dell'appello, però, è profonda. Innanzi tutto, l'esperimento di Radio Popolare ha radunato circa 8.000 persone, ciascuna dotata di torcia elettrica, in un punto preciso e buio, e le ha disposte in modo da formare una scritta. La mancanza di illuminazione nella zona del raduno (un parco) ha permesso di ottenere uno sfondo scuro su cui le lettere si stagliano ottimamente. L'appello-bufala, invece, chiede semplicemente di accendere luci disposte a casaccio in giro per il mondo e in zone già illuminate da altre fonti, e quindi non è assolutamente confrontabile.

Aggiornamento (19/3/2003): MoveOn.org non è una bufala

Alcuni lettori mi hanno chiesto chiarimenti sull'iniziativa promossa dal sito MoveOn.org, che ha promosso una fiaccolata simbolica per il 16 marzo 2003 in vari paesi del mondo (le fiaccolate organizzate in Italia sono elencate sul sito di MoveOn.org).

A prima vista sembra un'iniziativa uguale a quella promossa dall'appello-bufala, ma come capita spesso in questi casi, la bufala distorce e confonde la realtà, travolgendo chi invece promuove iniziative sensate. MoveOn.org organizza delle fiaccolate, anziché invitare pigramente ad accendere le luci come fa l'appello-bufala. MoveOn.org, inoltre, non ha lo scopo di farsi fotografare da un imprecisato satellite, ma semplicemente quello di raccogliere le persone in luoghi pubblici per una manifestazione pacifica che invochi la pace.

Soprattutto, l'iniziativa di MoveOn.org indica chiaramente una data (il 16 marzo 2003, ma sono previste altre date), ed è supportata da un sito dal quale si possono avere gli aggiornamenti della situazione. Questo è un comportamento responsabile, lontano anni luce dal semplice e scriteriato passaparola delle catene di sant'Antonio.

Ringraziamenti

Grazie a Odo, Vittorio Sozzi, claudiomar*****ti e fedriga, che hanno contribuito a questa indagine.

Commenti, critiche o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!