Cellulari e benzina, cocktail esplosivo

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Indagine iniziale: 4/12/2002. Ultimo aggiornamento: 6/9/2005.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:

Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito

English abstract (il resto è in italiano)

An appeal claims that the company Total Fina has issued an advisory against the use of mobile phones at gas (petrol) stations, because they allegedly have caused at least three accidents.

This information is said to come from Shell and describes cases in which the phone rang while the car was being refueled and the fuel was ignited, causing burns to the phone user.

However, no details of where these accidents occurred are given, and up to now no accidents involving mobile phones as the cause of a fire during refueling have been reported. Moreover, most authoritative sources state that the concern about mobile phones at petrol stations is groundless and the risk is absolutely marginal. A rather spectacular experiment carried out by the TV show Brainiacs indicates that it is extremely difficult to ignite fuel vapors by making a mobile phone ring.

Refueling while smoking, or while wearing static-producing clothing, are far more dangerous kinds of behavior.

Links with further information (mostly in Italian) are provided below.

Il testo dell'appello

Con le solite varianti tipiche delle catene di sant'Antonio, il testo è grosso modo questo:

La TOTAL FINA ci ha inviato una segnalazione, che nel seguito allego tradotta, relativa al pericolo dell'utilizzo dei cellulari presso le stazioni di servizio, per la presenza di gas (GPL) e, in generale, dei vapori di benzina. Chiediamo cortesemente a tutti i destinatari di questo messaggio di contribuire alla diffusione di tale norma, per la salvaguardia dell'incolumità di tutti.

Messaggio:

"La Shell ha informato di tre incidenti dovuti all'accensione di gas o di vapori, a causa dei cellulari. In ciascun caso, il telefono ha suonato, o l'utilizzatore ha risposto mentre stava riempiendo il serbatoio della propria vettura. Nel primo caso, il telefono era stato lasciato nel baule. Il telefono ha suonato e il fuoco che ne è derivato ha distrutto la vettura e la pompa del GPL. Nel secondo caso, una persona si è bruciata il viso con i vapori in fiamma, quando ha risposto durante il riempimento del proprio serbatoio. Nel terzo caso, una persona si è bruciata la coscia e l'inguine quando il cellulare ha suonato in tasca, durante il rifornimento della vettura. Questi incidenti dimostrano che è un errore credere che i GSM non possano infiammare gas e vapori. I nuovi GSM, che si illuminano quando sono accesi, o quando suonano, rilasciano sufficiente energia da emettere scintille capaci di innescare un incendio.

I consigli di Shell sono:

1. Non utilizzare i cellulari nelle stazioni di servizio.

2. Spegnere i cellulari prima di scendere dalla vettura presso una stazione di servizio"

Cordialità.

Laura Ricci

Total Fina Elf Italia spa

Segreteria Direzione Lubrificanti

Tel. 02 7759576

Fax 02 7759352

e-mail:laura.ricci@totalfinaelf.com

Datazione e origini

Le prime segnalazioni di questo caso sono giunte al Servizio Antibufala a fine novembre 2002.

Perché è una (mezza) bufala

I numeri di telefono indicati nel messaggio sono effettivamente quelli della TotalFina Italia SpA o Totalfinaelf: lo si può verificare usando il sito Info 412, facendo la ricerca in base al numero e avendo l'accortezza di non immettere il numero intero, ma soltanto le prime quattro cifre dopo il prefisso seguite da 1 (02.7759.1), dato che negli elenchi telefonici non sono memorizzati i numeri interni delle aziende ma soltanto i numeri dei loro centralini.

A dicembre 2003 ho telefonato al numero indicato e ho lasciato un messaggio sulla segreteria; ho anche mandato un e-mail, chiedendo chiarimenti, ma non ho mai ricevuto risposta.

Ma a prescindere dall'autenticità della fonte dell'avviso, è davvero pericoloso usare il cellulare o anche soltanto tenerlo acceso alla pompa di benzina? Sembra proprio di no; il rischio è remotissimo, ma per prudenza (e per evitare cause legali) si raccomanda di non correrlo lo stesso.

Notizie da GSMBox

Secondo GSMBox del 2 luglio 2002,

“Le autorità ministeriali indiane hanno bandito l’uso dei cellulari in prossimità dei distributori di benzina, a causa del rischio di incendio che potrebbero provocare. L’ OISD (Oil Industry Safety Directorate) aveva in precedenza lanciato avvisi a riguardo, spiegando che il pericolo deriverebbe da possibili scintille provocate dalle batterie, ed invitando quindi a spegnere gli apparecchi presso le pompe di benzina. [...]
Non è difficile però ipotizzare che possano sorgere delle contestazioni, al riguardo, poiché di recente la società petrolifera britannica Shell ha sostenuto che 'un cellulare usato propriamente non rappresenta che un rischio minimo, mentre senza dubbio alcuni tipici atti umani, come fumare o accendere un fiammifero, rappresentano grossissimi rischi'. Secondo alcune voci, esisterebbero casi in cui, effettivamente, cellulari difettosi sarebbero stati alla base di incendi presso pompe di benzina, anche se, finora, senza provocare danni di rilievo.”

L'opinione dei produttori di cellulari

Alcuni manuali di istruzioni dei telefoni cellulari sconsigliano l'uso del telefonino presso le pompe. Per esempio, Alcatel raccomanda di

“Attenersi alle regole sull'uso dei telefoni portatili nelle vicinanze di pompe di benzina, impianti chimici, e laddove esistano rischi di esplosioni.”

Anche Swisscom è perentoria:

“1.5 Sicurezza e regole comportamentali per quanto riguarda le comunicazioni con il cellulare: [...] Il cellulare dovrà essere spento in ogni caso in aereo, negli ospedali e presso le pompe di benzina.

Altre fonti autorevoli

Il Mattino Online del 9 Ottobre 1999 riporta un articolo di Guido Schwarz, dal quale cito:

“Non usate i cellulari quando andate a fare benzina. Gli impulsi elettronici del vostro telefonino potrebbero fungere da miccia [...]
È questo l’avvertimento che la compagnia petrolifera Bp Amoco ha diffuso in tutte le sue stazioni, in Gran Bretagna e Australia. Un loro portavoce, Linda McCray, ha infatti affermato che, seppure remoto, il rischio c’è. E la compagnia vuole evitare qualsiasi possibilità di incidente. «Il limite - affermano alla Bp Amoco - non riguarda chi usa l’apparecchio all’interno della propria autovettura o nei negozi vicino ai distributori, ma solo coloro che stanno vicino alle pompe». [...]
«In realtà - afferma Gualtiero Spada, capo ufficio stampa Esso - noi non abbiamo fatto altro che mettere un cartello che riproduce un avvertimento contenuto nei manuali di istruzione dei telefonini. Se li si legge attentamente, in alcuni di essi, se non in tutti, è riportata l’avvertenza di non usarli nei pressi delle pompe di benzina». «Questa precauzione - dice Guglielmo D’Inzeo, direttore del dipartimento di Ingegneria elettronica all’Università La sapienza di Roma - in realtà è motivata dal fatto che i telefonini potrebbero interferire con altre apparecchiature elettroniche. In pratica si tratta delle stesse limitazioni imposte negli ospedali o sugli aerei. Pensare che un apparecchio cellulare possa generare una scintilla pericolosa mi sembra invece una tempesta in un bicchiere d’acqua. Se riflettiamo con attenzione, ogni oggetto metallico è, in determinate condizioni, capace di produrre scintille. Non per questo vengono vietati i mazzi di chiavi o le radio nelle vicinanze di una stazione di rifornimento». «Senza contare - prosegue D’Inzeo - che tecnicamente il telefonino non fa scintille e neppure le sue batterie, che al massimo sono di 5 volts. L’eventualità quindi che dall’uso di un cellulare si possano generare pericolose quante impreviste esplosioni è assolutamente improbabile». Una posizione condivisa anche da Tom Wheeler, presidente della Cellular Telecommunications Industry Association.”

ZDNet: nessun incidente

ZDNet UK, in un articolo dell'8 ottobre 1999, riferisce che (traduco) “i gestori delle principali pompe di benzina in tutti gli USA” hanno lanciato in quella data un appello a spegnere i cellulari durante il rifornimento, anche se non risulta che vi siano mai stati incendi causati dalla presenza o dall'uso di cellulari.

I gestori dicono che affiggeranno i cartelli di divieto all'uso del cellulare perché nei manuali dei telefonini c'è scritto di non usarli presso le pompe. E' una misura precauzionale, secondo Howard Miller, portavoce della BP Amoco. Tutti i gestori concordano che non vi sono notizie di eventi che confermino i timori che la batteria del cellulare possa innescare un incendio. Miller precisa però che si ipotizza che i dispositivi elettronici a batteria in generale possano produrre scintille che innescherebbero i vapori di carburante, per cui si consiglia di spegnere tutto.

Secondo il già citato Tom Wheeler della Cellular Telecommunications Industry Association (CTIA), organizzazione che rappresenta l'industria delle telecomunicazioni senza fili,

non ci sono prove che un telefono mobile abbia mai causato incendi o esplosioni presso stazioni di carburante in nessuna parte del mondo”.

La dichiarazione di AMTA e Shell in Australia

Secondo una dichiarazione dell'associazione australiana per le telecomunicazioni mobili (AMTA),

“la quantità di energia in radiofrequenza emessa dai moderni cellulari palmari è troppo bassa per generare una scintilla che possa innescare vapori di benzina”

Infatti, dice l'AMTA, la potenza massima dei cellulari tascabili è 2 watt, mentre soltanto i dispositivi radio con potenze superiori a 8 watt possono teoricamente innescare il carburante.

La Shell UK, nella stessa pagina Web dell'AMTA, dichiara che

“i telefoni cellulari portatili, se usati correttamente, non costituiscono un pericolo significativo presso le stazioni di benzina. Senza dubbio, a parte fumare e accendere fiammiferi, l'oggetto più pericoloso presso una stazione di rifornimento è l'automobile”

ossia lo stesso concetto riferito dall'articolo di GSMBox.

Snopes.com

Da queste citazioni sembra probabile che gli incidenti descritti siano stati inventati di sana pianta. Conferme in questo senso arrivano dall'impagabile Snopes.com, che riferisce che gli appelli sulla pericolosità di usare i cellulari in presenza di vapori di benzina hanno iniziato a circolare in Rete nel 1999. In genere parlano di un incidente avvenuto in Indonesia, in cui un'esplosione provocata dal cellulare avrebbe ustionato il conducente e danneggiato la sua auto, ma l'incidente non è mai stato confermato.

Altri appelli parlano di un australiano saltato in aria quando gli è squillato il cellulare intanto che faceva benzina, ma secondo Snopes.com i vigili del fuoco australiani “insistono che l'incidente non è mai avvenuto”. La già citata CTIA e l'American Petroleum Institute hanno dichiarato formalmente che il rischio non esiste e che

i telefoni senza fili non fanno esplodere le stazioni di servizio. Gli avvisi affissi nei punti di rifornimento non fanno altro che perpetuare questa leggenda metropolitana”.

Ma The Inquirer avrebbe un filmato

Secondo The Inquirer, vi sarebbe un filmato che mostra un incidente di questo genere, verificatosi presso un distributore non meglio precisato, mentre il cliente stava usando un cellulare. Tuttavia non è chiaro se si tratti di una coincidenza o meno e soprattutto non ho fonti specifiche che permettano di verificare quest'affermazione.

Appello comunque ingannevole

Un altro aspetto molto ingannevole dell'appello è che si concentra sui GSM e in particolare sui “nuovi GSM, che si illuminano quando sono accesi, o quando suonano”, quasi che i vecchi GSM e gli altri tipi di cellulare non fossero pericolosi. In realtà qualsiasi dispositivo contenente una batteria potrebbe teoricamente produrre una scintilla che, in presenza di vapori di benzina altamente concentrati, potrebbe innescare un'esplosione. Quindi anche un walkman a cui dovessero cadere le batterie è un pericolo. Per questo si consiglia di spegnere ogni apparecchio mentre si fa benzina.

La cosa ironica è che fra i “dispositivi contenenti una batteria” c'è l'automobile stessa. E la batteria dell'auto è piuttosto potente, ed è contenuta in una struttura che non è neppure messa a terra per scaricare l'elettricità statica (l'auto è isolata da terra per via degli pneumatici). Un caso in cui è stata l'automobile stessa a innescare un incendio durante il rifornimento si è verificato con la nuova Mini della BMW, come riferito dalla BBC; la vettura è stata ritirata temporaneamente perché vi erano stati due casi in cui un accumulo di elettricità statica aveva prodotto un incendio circoscritto.

In realtà, fra l'altro, il consiglio di spegnere il cellulare prima di scendere dall'auto, come dice l'appello, è un controsenso se si attribuiscono i presunti incendi alle onde radio emesse dai telefonini. Infatti il telefonino, anche quando è acceso, funziona quasi sempre da ricevitore passivo: emette onde radio solo ogni tanto, quando contatta brevemente la stazione radio base più vicina per dire “se mi cercano, io sono qui”. Se invece lo si spegne, durante lo spegnimento si genera una trasmissione radio verso la stazione radio base per dire “guarda che adesso mi spengo, non cercarmi più”. Quindi un telefonino lasciato acceso ha ben poche probabilità di emettere onde radio in prossimità della pompa di benzina (salvo che arrivi una chiamata), mentre se lo si spegne vicino alla pompa si è sicuri di causare un'emissione radio.

Batterie pericolose

Pompe di benzina a parte, risulta che alcune batterie di cellulari sono comunque soggette a esplodere spontaneamente in particolari circostanze. Un comunicato stampa dell'associazione di consumatori Altroconsumo afferma infatti che il problema riguarda sia le batterie non originali, sia quelle della casa produttrice del cellulare, se prive dell'apposito dispositivo antiscoppio. Altroconsumo e Test-Achats hanno infatti condotto un test che ha dimostrato che vi sono batterie anche originali che

"causa l’assenza del dispositivo che interrompe la corrente in caso di cortocircuito, si surriscaldano e possono, in determinate circostanze, esplodere... Già recentemente si era avuta notizia di esplosioni e incidenti su telefoni gsm Nokia in Europa, Asia e Australia, ma la tesi del produttore era stata quella di attribuire la responsabilità degli incidenti all’utilizzo di ricambi non originali. Il test realizzato da Altroconsumo e Test-Achats, invece, ha preso in analisi batterie originali Nokia, testate in un laboratorio indipendente."

Per il consumatore non è affatto facile capire se la batteria che ha acquistato è dotata o meno di dispositivo antiscoppio, ma questo esula dall'indagine antibufala. Quel che conta ai fini dell'indagine è che un cellulare può effettivamente esplodere, ma soltanto se si produce un corto circuito nella sua batteria e la batteria è una di quelle prive di dispositivo antiscoppio. Se l'esplosione si verificasse in un ambiente saturo di vapori di benzina, potrebbe causarne l'innesco.

Un test esplosivo

C'è però ovviamente una bella differenza fra un cellulare che esplode in mezzo ai vapori di benzina e un cellulare che semplicemente squilla nelle medesime condizioni. Per esserne sicuri, nel programma televisivo inglese Brainiacs è stato condotto un esperimento singolare, riferito da The Inquirer a dicembre 2003: gli sperimentatori hanno riempito una vecchia roulotte di benzina e vapori di benzina e poi vi hanno immesso sei cellulari e li hanno fatti squillare ripetutamente. Non è successo nulla. Allora hanno infilato nella roulotte un capo di un filo di rame e hanno fatto toccare l'altro capo del filo a una persona vestita con indumenti di nylon. La scarica di elettricità statica generata dalla persona è stata sufficiente a far esplodere la roulotte.

Morale della favola

Usare il telefonino mentre si fa rifornimento è dunque imprudente, non tanto per le onde radio, quanto perché non fa mai bene distrarsi mentre si maneggiano liquidi infiammabili e perché una caduta del cellulare potrebbe causare scintille dovute allo sgancio del pacco batterie (cosa che capita spesso ed è intenzionale, perché “protegge” il cellulare scaricando sulle batterie l'energia cinetica della caduta); c'è anche il rischio, peraltro molto remoto, che avvenga un corto circuito nella batteria del cellulare proprio mentre si fa benzina.

Ma più in generale, è indiscutibile che è imprudente maneggiare qualsiasi apparecchio elettrico mentre si maneggia del carburante.

Tuttavia di incidenti o incendi prodotti dall'uso del cellulare alla pompa di benzina non c'è alcuna prova.

Il rischio derivante dal tenere il telefonino semplicemente acceso e dentro l'automobile o in tasca, invece, è considerato assolutamente minimo e non paragonabile a quello causato da altri pericoli presenti presso le stazioni di benzina, primo fra tutti quello costituito dalle automobili in movimento, per non parlare dei fumatori che non spengono la sigaretta mentre usano la pompa. Le norme che impongono di spegnere il cellulare sono probabilmente dovute a uno di quegli eccessi di prudenza sempre più frequenti oggigiorno, ma rispettarle (o perlomeno lasciare il cellulare in auto mentre si manovra la pompa di benzina) non costa nulla.

Ringraziamenti

Ringrazio la_tizia per la segnalazione del test di Altroconsumo.

Commenti, critiche o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!