Razzismo risolto con stile dalla British Airways

Indagine iniziale: 2 luglio 2002. Ultimo aggiornamento: 16 luglio 2002.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:


Il testo della catena di sant'Antonio

Con le solite varianti tipiche delle catene di sant'Antonio, il testo è grosso modo questo:

La scena che segue si è realmente svolta su un volo della compagnia British Airway fra Johannesburg e Londra. Una donna bianca, di circa cinquant'anni, si siede accanto a un nero. Visibilmente agitata, chiama la hostess. "Qual è il suo problema, signora?" chiede la hostess. "Ma non vede?", risponde la signora, "mi avete messo vicino a un negro. Non sopporto di restare a fianco di uno di questi schifosi. Datemi un'altra poltrona".

"Per favore, si calmi", dice la hostess, "quasi tutti i posti sono occupati. Vedrò se c'è un posto disponibile". La hostess si allontana e ritorna alcuni minuti più tardi. "Signora, è come pensavo, nella classe economica non ci sono più posti liberi. Anche il comandante me l'ha confermato. Però c'è ancora un posto in prima classe".

Prima che la donna possa fare il benché minimo commento, la hostess continua: "Nella nostra compagnia è del tutto insolito permettere ad una persona in classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante trova che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a stare seduto vicino ad una persona tanto sgradevole".

E rivolgendosi al nero l'hostess gli dice: "Dunque, signore, prenda il suo bagaglio a mano perché una poltrona di prima classe l'attende". E tutti i passeggeri lì attorno che, scioccati, assistevano alla scena, si alzarono e applaudirono.

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE

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Datazione

Il primo esemplare che ho trovato (in un newsgroup in lingua inglese) risale al 15 luglio 1998.

Perché è una bufala

La storiella è simpatica ed edificante, ma è del tutto indimostrata. Anzi, puzza proprio di leggenda metropolitana lontana un miglio, visto che ne ha tutti gli ingredienti:

In Rete, infatti, se ne trovano copie che risalgono addirittura al luglio del 1998. I siti antibufala americani la danno per “non confermata” o addirittura falsa, come potete leggere presso http://www.truthorfiction.com/rumors/racistpassenger.htm e presso http://www.snopes2.com/travel/airline/obnox.htm.

Una versione inglese della storiella è qui sotto. Usando le sue parole-chiave (quelle che ho evidenziato in grassetto) potete divertirvi a trovare quanti siti la riportano pari pari senza chiedersi se per caso è una leggenda metropolitana. Notate la “deriva digitale” all'opera: la donna nell'originale non era semplicemente “bianca”, ma sudafricana. Adesso che l'apartheid non c'è più, la leggenda è stata ritoccata da mano ignota per renderla ancora attuale.

A proposito: la "Giornata mondiale contro la discriminazione razziale" esiste, ed è il 21 marzo, come riportato dal sito ONU (http://www.un.org/cyberschoolbus/iderd).

On a British Airways flight from Johannesburg, a middle-aged, well-off white South African Lady has found herself sitting next to a black man. She called the cabin crew attendant over to complain about her seating. "What seems to be the problem Madam?" asked the attendant. "Can't you see?" she said " You've sat me next to a kaffir. I can't possibly sit next to this disgusting human. Find me another seat!"

"Please calm down Madam." the stewardess replied. "The flight is very full today, but I'll tell you what I'll do-I'll go and check to see if we have any seats available in club or first class". The woman cocks a snooty look at the outraged black man beside her (not to mention many of the surrounding passengers). A few minutes later the stewardess returns with the good news, which she delivers to the lady, who cannot help but look at the people around her with a smug and self satisfied grin: "Madam, unfortunately, as I suspected, economy is full. I've spoken to the cabin services director, and club is also full. However, we do have one seat in first class".

Before the lady has a chance to answer, the stewardess continues..."It is most extraordinary to make this kind of upgrade, however, and I have had to get special permission from the captain. But, given the cirumstances, the captain felt that it was outrageous that someone should be forced to sit next such an obnoxious person."

With which, she turned to the black man sitting next to her, and said: "So if you'd like to get your things, Sir, I have your seat ready for you..." At which point, apparently the surrounding passengers stood and gave a standing ovation while the black guy walks up to the front of the plane.