Aghi all'HIV nei cinema svizzeri, lo dice la polizia!

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Indagine iniziale: 8 novembre 2003. Ultimo aggiornamento: 9 novembre 2003.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:

Elenco delle indagini - Pagina iniziale del sito

Il testo dell'appello

Con le solite variazioni tipiche degli appelli che circolano via Internet, il senso dell'appello è quello mostrato nell'esempio qui sotto.

Purtroppo questo messaggio non è uno scherzo, ma proveniente da un mail della polizia cantonale di Basilea città che tocca la Svizzera intera!

Questo è successo in un cinema di Losanna. Qualche settimana fa una persona in un cinema si è seduta su un oggetto appuntito que si trovava su una delle poltroncine. Quando questa persona si è alzata per controllare di cosa si trattava, ha trovato un ago di siringa piantato nella poltroncina con una nota vicina: "Lei è appena stata infettata dall'HIV". Il centro di controllo delle malattie, parla di più casi simili successi recentemente in più città.Tutti gli aghi controllati erano positivi all'HIV.

Il centro aggiunge che sono state trovati altri aghi negli sportelli per la moneta restituita degli automatici pubblici (biglietti, posteggio, snack, ecc.) Tutti sono pregati di fare estremamente attenzione nelle situazioni sopra indicate. Tutte le sedie pubbliche devono essere controllate prima dell'uso. Un minuzioso controllo visivo dovrebbe essere sufficiente.

Per terminare si richiede a tutti di informare parenti e conoscenti del contenuto di questo messaggio. Grazie.

Questo ha una grande importanza!!! Pensate che potete salvare vite trasmettendo questa notizia.

Chi non ci credesse può informarsi al seguente indirizzo:

KANTONSPOLIZEI BASEL-STADT
PolA 1 Werner Diefenbacher
Sachbearbeiter Alarmwesen / AUD Spieglhof
Büro 330, 3. OG, Spiegelgasse 6, 4001 Basel

Tel. +41 (0)61 267 71 82(diretto) Fax. +41 (0)61 267 71 79

Perché è una bufala

La siringa infetta dall'HIV lasciata come trappola nei luoghi pubblici è un classico del repertorio delle leggende metropolitane, insieme alla notte d'amore appassionata conclusa dalla scritta "benvenuto nel mondo dell'AIDS" tracciata sullo specchio col rossetto" e al risveglio con un rene asportato. Inoltre l'appello contiene i più classici ingredienti della bufala: la datazione "eterna" (non una data precisa, ma "qualche settimana fa", così anche fra vent'anni l'episodio sembrerà fresco) e l'invito a diffondere il più possibile l'appello.

Appelli assolutamente analoghi, riferiti ai cinema delle località più disparate, circolano da anni e sono facilmente reperibili immettendo in Google Groups le parole chiave inglesi "needles cinema (o movie) HIV". Si va da Bombay a Melbourne a Montreal.

Per esempio, una variante di questo appello, segnalata da un lettore (rossemarlboro), è datata marzo 1999 ed è reperibile in tedesco e francese presso Hoax.ch. E' quasi uguale all'appello attuale, solo che il "garante" in questo caso è un ospedale svizzero:

Versione tedesca:

Bitte dieses Mail an möglichst viele Personen weiterleiten: Dies hat sich in einem Kino von Lausanne ereignet. Vor einigen Wochen hat sich in einem Kino eine Person auf etwas Spitziges gesetzt, das sich auf einem der Sitze befand. Als sie sich wieder aufgerichtet hat, um zu sehen, um was es sich handelte, hat sie eine Nadel gefunden, die in den Sitz gestochen war mit einer befestigten Notiz: "Sie wurden soeben durch das HIV infiziert"

Das Kontrollzentrum der Krankheiten berichtet über mehrere ähnliche Ereignisse kürzlich vorgekommen in mehreren anderen Städten. Alle getesteten Nadeln SIND HIV positiv. Das Zentrum berichtet, dass man auch Nadeln in den Geldrückgabe-Aussparungen von öffentlichen Automaten (Billette, Parking, etc.) gefunden hat. Sie bitten jeden, extrem vorsichtig zu sein in solchen Situationen. Alle öffentlichen Stühle müssen mit Wachsamkeit und Vorsicht vor Gebrauch untersucht werden. Eine peinlich genaue sichtliche Inspektion sollte ausreichen. Außerdem fordern sie jeden auf, allen Mitgliedern Ihrer Familie und Ihrer Freunde diese Nachricht zu übermitteln. Danke. Dies ist sehr wichtig!!! denk, daß du ein Leben retten kannst, indem du diese Nachricht weiter verteilst. BITTE nimm dir einige Sekunden deiner Zeit, um die Mitteilung zu lesen und weiterzuleiten.

X. YYYYYY CHUV TEC/BTI

Tél.: 021/314 64 xx

Fax.: 021/314 62 xx

Mailto:x.yyyyy@chuv.hospvd.ch ou: bti@chuv.hospvd.ch

Versione francese:

Merci de faire suivre ce mail:

Ceci s'est passé dans un cinéma de Lausanne. Il y a quelques semaines de cela, dans un cinéma, une personne s'est assise sur quelque chose de piquant sur un des sièges. Lorsqu'elle s'est relevée pour voir de quoi il s'agissait, elle a trouvé une aiguille plantée à travers le siége avec une note attachée disant: « Vous venez d'être infecté par le HIV » Le Centre de Contrôle des Maladies rapporte plusieurs évènements similaires dans plusieurs autres villes récemment. Toutes les aiguilles testées SONT positives HIV.

Le Centre rapporte qu'on a trouvé des aiguilles aussi dans les retours de monnaie de distributeurs publics. Ils demandent a tout le monde d'user d'une extrême prudence quand vous serez confrontée à ce genre de situation. Toutes les chaises publics devraient être inspectées avec vigilance et prudence avant usage. Une inspection visuelle minutieuse devrait suffire. De plus, ils demandent à chacun de vous communiquer cet avis à tous les membres de votre famille et vos amis du danger potentiel. Merci. Ceci est très important!!! Pense que tu peux sauver une vie juste en redistribuant ceci. S.V.P. prends quelques secondes de ton temps pour faire passer le message.

X. YYYYYY CHUV TEC/BTI

Tél.: 021/314 64 xx

Fax.: 021/314 62 xx

Mailto:x.yyyyy@chuv.hospvd.ch ou: bti@chuv.hospvd.ch

I casi sono due: o sta avvenendo una strage multinazionale di appassionati del grande schermo, oppure la storia è falsa. Credo che nel primo caso ce ne accorgeremmo abbastanza in fretta.

E infatti la storia è falsa. Risale addirittura al 1998, secondo Snopes.com, che presenta un'esaurientissima raccolta di smentite e di episodi vagamente analoghi che possono aver ispirato la leggenda metropolitana. In estrema sintesi, non è mai successo a nessuno di pungersi accidentalmente e contrarre l'HIV con una siringa conficcata in una poltrona del cinema.

Il sito antibufala svizzero Hoax.ch cita inoltre, in una pagina di Hoax.ch, un comunicato che viene attribuito al responsabile della sicurezza delle SBB (Ferrovie Federali Svizzere), coinvolte dato che l'appello parla anche di distributori automatici di biglietti. Il comunicato dice in sostanza (grazie sempre a rossemarlboro per la traduzione) che "le autorità sanitarie di Losanna non sanno nulla su casi simili" e che "un'infezione di questo tipo con il virus dell'HIV è praticamente impossibile. Il virus dell'HIV sopravvive solo per poco tempo all'esterno del corpo umano. L'appello è quindi, anche dal punto di vista tecnico, completamente scorretto."

Già tutto questo dovrebbe essere sufficiente a liquidare il messaggio come bufala, ma vale comunque la pena di approfondire in modo da convincere anche i più scettici (o creduloni). Non è mai successo finora, potreste pensare: e se fosse successo adesso e la Polizia Cantonale di Basilea volesse dare l'allarme?

In realtà l'appello cerca semplicemente di diventare più credibile sfruttando l'autorevolezza della polizia svizzera. E già qui incappa in un errore piuttosto macroscopico: come nota un lettore (samuele.coma****i), che cosa c'entra la polizia di Basilea con un fatto successo a Losanna?

Secondo le indagini svolte da alcuni solerti lettori (delo81, gaiardoni e dovaj), il numero di telefono corrisponde effettivamente a un interno della sede della polizia di Basilea, ma la persona citata nell'appello (Werner Diefenbacher) risulta sconosciuta alla polizia della località elvetica. Chiamando il numero telefonico indicato, a un lettore è stato risposto che il messaggio non corrisponde al vero e che non è mai stato inviato dalla Polizia Cantonale.

Inoltre una rapida ricerca in Google rivela l'esatto indirizzo della Polizia Cantonale di Basilea e la sua pagina Web (http://www.polizei.bs.ch/), che però non contiene traccia dell'appello né del signor Werner Diefenbacher.

A che scopo?

Chiaramente qualcuno ha inventato di sana pianta l'attribuzione dell'appello alla Polizia Cantonale svizzera e ha riconfezionato intenzionalmente la bufala. A che pro? Le ragioni possono essere tante, ma la più probabile è lo scherzo di cattivo gusto.

Ci sono infatti da sempre i burloni che si divertono a diffondere allarmi fasulli per vedere quanta gente ci casca. E ora che c'è Internet, è facile per questi individui verificare quanta strada fa la loro creazione: basta inserire nell'appello un nome o una parola particolare ("Werner Diefenbacher", per esempio) e poi cercare quel nome o parola in Google, specialmente nella sezione newsgroup. Questo rende il gioco cretino ancora più stimolante.

Purtroppo questa gente non si rende conto del panico che semina e del disagio che causa alle autorità citate di volta in volta nelle varie versioni dell'appello. Sicuramente il centralino della Polizia Cantonale sarà tempestato di inutili telefonate di richiesta di informazioni, e la fobia degli aghi infetti si aggiungerà inutilmente alle tante ansie quotidiane che già ci affliggono.

Soprattutto in casi come questi, è quindi assolutamente da evitare il ragionamento "io diffondo l'appello, non si sa mai". Non mandate in giro questo falso allarme: non fareste altro che fare il gioco di questi burloni irresponsabili.

Commenti o segnalazioni?

Se avete qualche dettaglio o correzione da contribuire a quest'indagine antibufala, scrivetemi presso topone@pobox.com. Grazie!