Le raccolte di tappi e scontrini per beneficenza

Indagine iniziale: 13 agosto 2002. Ultimo aggiornamento: 10 agosto 2003.

Indagini antibufala consultate dal 7/11/2003:


L'appello

Capita spesso di imbattersi in gente che invita a non buttar via i tappi in plastica delle bottiglie d'acqua minerale (o gli scontrini degli acquisti) ma di consegnarli a loro, perché una volta raggiunto un certo numero li consegneranno ad una loro amica che a sua volta li consegnerà a qualcuno, e alla fine della catena si contribuirà all'acquisto di una sedia a rotelle per un disabile o a qualche altra attività benefica.

Una ricerca in Rete con Google usando le parole chiave "tappi raccolta leggenda" trova subito smentite più che autorevoli che la classificano come leggenda metropolitana, scaturita forse da un caso autentico risalente a molti anni fa. In realtà non si può generalizzare: alcune di queste raccolte sono autentiche e funzionano, ma occorre fare un po' di attenzione.

Dopo la mia brevissima indagine antibufala iniziale ho ricevuto numerose segnalazioni che confermano l'esistenza di raccolte legittime e funzionanti:

Ulteriori dettagli su queste due iniziative sono disponibili presso http://www.ilbombardone.com/tappi.asp.

Un altro lettore, ntucci, mi ha segnalato un altro articolo molto interessante, scritto da Lorenzo Montali, esperto in leggende metropolitane del CICAP, che spiega come ci sia una commistione fra bufala e realtà: molte di queste raccolte sono fasulle, nel senso che hanno gli obiettivi e i metodi più disparati ("dagli scontrini dei negozi si passa ai biglietti dell’autobus o alla carta stagnola delle sigarette, altre volte cambia l’obiettivo della raccolta che diventa l’acquisto di una macchina per la dialisi o l’aiuto per i bambini di un orfanotrofio"), ma solitamente "dopo aver riempito i cassetti del bene prezioso si scopre di essere caduti vittime di una leggenda perché quegli oggetti non interessano a nessuno e anche l’amico che aveva suggerito di iniziare la raccolta confessa che in realtà non ha mai capito bene a chi andassero consegnati." L'articolo completo è disponibile presso http://www.cicap.org/articoli/at101679.htm.

Una bufala diventata realtà

L'articolo di Montali cita anche un altro esperto del settore, Paolo Toselli, fondatore del Centro italiano per la raccolta delle voci e delle leggende contemporanee, che spiega che in origine si trattava di una bufala, che poi è diventata una realtà.

Era originariamente una bufala, dice Toselli, "perché quando nel 1993 si è sparsa per la prima volta in Italia la voce che con la raccolta dei tappi si poteva contribuire a comprare una carrozzina per un handicappato in realtà non esisteva nessuna raccolta." Le organizzazioni benefiche che raccolgono i tappi e davvero ne ottengono un utile sono nate successivamente.

L'articolo di Focus

A settembre 2002, il mensile italiano Focus inserì la raccolta dei tappi fra le leggende metropolitane. Tuttavia a dicembre 2002 pubblicò una circostanziata smentita, sempre a firma di Lorenzo Montali, che dichiara autentiche almeno alcune di queste raccolte, perlomeno quelle dei tappi di plastica, in particolare le due citate sopra. A supporto dell'articolo ci sono le foto dei centri di raccolta tappi e delle società che si occupano del loro riciclaggio.

Le altre raccolte, per esempio di stagnole di sigarette o codici a barre, sono classificate dall'articolo come bufale.

articolo di Focus sui tappi - prima pagina articolo di Focus - seconda pagina

Morale della favola: prudenza

In sostanza, a volte la raccolta è autentica, ma bisogna fare molta attenzione che dietro all'appello ci sia davvero un'organizzazione seria e non semplicemente il sentito dire di un conoscente di un amico che ha un cugino che partecipa a una raccolta che non si sa bene dove andrà a finire. In altre parole, come sempre, conviene verificare prima di abboccare.