Internet per Tutti - Newsletter gratuita

Raccolta degli articoli di aprile 2004

(C) 2004 Paolo Attivissimo. Distribuzione libera alle condizioni indicate presso http://www.attivissimo.net/nl/norme_distribuzione.htm.

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Nota: I link non vengono aggiornati o verificati dopo la pubblicazione dell'articolo, per cui è probabile che siano obsoleti e/o non funzionanti.


[IxT]2004_04_30 - 056. Antibufala: l'autovelox nel paletto giallo e nero

Questa newsletter vi arriva grazie alle donazioni di "sandro" e "manray".

Secondo un appello che ha iniziato a diffondersi in Italia intorno a fine aprile 2004, sarebbero in circolazione degli Autovelox nascosti dentro paletti gialli e neri. Alcune versioni dell'appello affermano che sono in uso tra Verona e Desenzano e sulla Brennero tra Affi e Rovereto. L'appello è accompagnato da alcune foto che mostrano uno dei paletti infami.

Si tratta di una bufala. Infatti l'esame delle foto fornisce già chiare indicazioni che non si tratta di un Autovelox italiano e che probabilmente non si tratta neppure di un Autovelox. La ragione è semplice: la targa del furgone dal quale si dipartono vistosamente i fili che portano al paletto giallo e nero è svizzera (BE 323669, dove "BE" indica il Cantone di Berna), e c'è anche un bell'adesivo CH. Che cosa ci farebbero le forze di polizia italiane appostate dentro un furgone svizzero?

Inoltre, come notato da un lettore attento che desidera restare anonimo, il lampeggiante sopra il furgone è di colore arancio: se fosse della polizia o affini, sarebbe blu. E' quindi più probabile che si tratti di un dispositivo per il rilevamento del traffico, situato da qualche parte in Svizzera.

Un altro lettore ha trovato un'immagine intermedia presso

http://www.romania.ch/fun.htm

dove è descritta (insieme alle foto presenti nell'appello) come "Die neuesten Schikanen der Radarüberwachung in der Schweiz (echte Bilder)". ll riferimento a Schweiz ("Svizzera" in tedesco) indica chiaramente il paese in cui sono state scattate le foto.

Nella terza foto (che non sembra essere l'unica aggiuntiva, a giudicare dalla numerazione) si vede la colonnina dell'SOS, che è di modello diverso da quello autostradale italiano. Pertanto la foto non è ambientata in Italia, ma probabilmente in Svizzera. Se qualche lettore svizzero riconosce la località, mi faccia un fischio!

L'indagine antibufala più approfondita è a vostra disposizione, insieme alle foto, presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/autovelox_giallonero/paletto_furgone.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_30 - 055. Antibufala: antitraspiranti cancerogeni?

Questa newsletter vi arriva grazie alla donazione straordinaria di "lauriola".

Gli antitraspiranti sono cancerogeni! Questa è la straordinaria conclusione di un appello che sta andando per la maggiore in questo periodo. La fonte di questo allarme sarebbe "una specialista in biologia cellulare" di nome "Gabriela Casanova Larrosa Dell'Università dell'Uruguay".

L'appello non mena certo il can per l'aia: "La causa principale del cancro al seno è l'utilizzo di ANTITRASPIRANTI." La ragione, stando all'appello, è che alcuni di questi prodotti contengono "Chloridrato di alluminio" e che "Il corpo umano ha solamente qualche zona soggetta a eliminare le tossine: dietro i ginocchi, dietro le orecchie, tra le pieghe delle gambe e le ascelle. Le tossine sono eliminate sotto forma di traspirazione. Gli anti traspiranti impediscono questa traspirazione, quindi la funzione corporea di eliminazione delle tossine attraverso le ascelle."

Dall'accumulo di queste tossine "nei cellule linfatiche che si trovano sotto alle braccia" (l'italiano incerto dell'appello non è opera mia) scaturirebbe "la maggior parte dei tumori al seno", che avrebbero "origine da questa regione superiore del seno."

Guai inoltre a depilarsi: "Le donne che applicano questi prodotti subito dopo la rasatura, stanno accrescendo il rischio perchè le piccole ferite causate dalla rasatura fanno si che il prodotto chimico penetri più facilmente nel corpo."

Vi scongiuro, non buttate via il deodorante e la lametta, anche perché il caldo è in arrivo (almeno si spera). L'appello è una bufala. Non esiste alcuna conferma scientifica seria dell'affermazione che gli antitraspiranti causino il cancro al seno o che addirittura l'utilizzo di antitraspiranti sia "la causa principale del cancro al seno" come dice l'appello.

Anzi, ci sono moltissime smentite di quest'appello e una sola pubblicazione scientifica che suggerisce un possibile (sottolineo "possibile") legame fra deodoranti/antitraspiranti, depilazione delle ascelle e tumore al seno. Anche questa pubblicazione conclude piuttosto blandamente, affermando che "Sono necessarie indagini con gruppi di controllo prima di consigliare abitudini igieniche alternative per l'ascella".

Insomma, per ora c'è soltanto un'ipotesi assai controversa, supportata da un'unica pubblicazione scientifica. Nel frattempo, naturalmente, se per prudenza volete astenervi dall'usare deodoranti e antitraspiranti, fate pure, ma attenzione ai danni collaterali che potreste causare se non vi tenete sottovento.

L'appello contiene anche altre inesattezze, come l'affermazione che i linfonodi rilasciano le tossine tramite la sudorazione o che "la maggior parte dei tumori al seno hanno origine da questa regione superiore del seno" perché lì si trovano i linfonodi, e che "gli uomini sono meno soggetti a sviluppare questo tipo di malattia perchè se utilizzano gli antitraspiranti questi restano sui peli delle ascelle". In realtà, gli uomini sono circa 100 volte meno soggetti al tumore al seno, rispetto alle donne, per la semplice ragione che hanno circa 100 volte meno tessuto mammellare, e i tumori al seno sono frequenti nella regione superiore semplicemente perché è quella con la massa più grande.

La sostanza chiamata erroneamente "chloridrato di alluminio" nell'appello è in realtà l'alluminio cloridrato. E' una sostanza chimica che ha proprietà antitraspiranti ed è effettivamente presente in molti prodotti per l'igiene personale.

Sotto forma di farmaco di libera vendita, la FDA (Food and Drug Administration), ente statunitense che si occupa di verificare la sicurezza di ogni sostanza, la classifica come sicura per l'uso normale. Questo non significa che è assolutamente innocua (non esistono sostanze assolutamente innocue, come ben sa chi prova a ingerire un etto di peperoncino): significa soltanto che alle dosi in cui è presente nei prodotti in commercio, e applicato sulla pelle, non produce danni rilevabili (e quindi non induce il cancro). Se uno se la spara in bocca o ci fa un bel pediluvio, ovviamente, potrebbe esserci qualche danno, ma queste sciagurate ipotesi non sono coperte dai test per ovvia carenza di volontari.

Sull'alluminio cloridrato girano storie di tutti i tipi: c'è chi lo accusa di provocare il cancro al seno, come in quest'appello, e chi dice che produce la perdita di memoria o il morbo di Alzheimer. Nessuna di queste affermazioni ha basi scientifiche, ed è importante notare che chi le fa è spesso promotore di prodotti "ecologici" alternativi che guarda caso si vantano di non contenere alluminio cloridrato, per cui non è necessariamente disinteressato.

Va detto che l'alluminio cloridrato contiene (è abbastanza ovvio) alluminio, e ci sono indicazioni scientifiche secondo le quali l'alluminio, come molti altri elementi, è neurotossico se assimilato in grandi quantità. Tuttavia l'esposizione all'alluminio presente naturalmente nei cibi e nell'acqua potabile è di gran lunga superiore a quella che si potrebbe avere dall'uso normale di antitraspiranti, per cui il rischio è proporzionalmente più basso.

In altre parole, se avete paura di prendere il cancro da un antitraspirante, dovreste anche aver paura di avvolgere i cibi nella stagnola (che nonostante il nome è fatta di alluminio).

L'appello sembra suggerire che il pericolo sia costituito dall'alluminio cloridrato, ma in realtà ne "spiega" l'azione in modo contraddittorio. Dice che gli antitraspiranti, impedendo la traspirazione, trattengono le tossine nell'organismo, e queste tossine inducono il cancro. Ma se è vero questo meccanismo, allora qualsiasi prodotto che blocca la traspirazione dovrebbe essere pericoloso, anche se non contiene alluminio cloridrato.

Giusto per scrupolo, ricordo che fra "deodorante" e "antitraspirante" c'è una differenza notevole: l'antitraspirante blocca la sudorazione, il deodorante no.

Come capita spesso negli appelli-bufala, il messaggio è semplificato e in bianco e nero: dice che "i deodoranti sono inoffensivi", ma non tiene conto del fatto che molte persone sono allergiche ad un particolare tipo di sostanza presente in molti antitraspiranti e deodoranti: il profumo. Applicare un prodotto contenente profumo, specialmente sulla pelle già irritata da una depilazione, può causare reazioni cutanee tutt'altro che trascurabili. Non si può quindi essere faciloni e categorici e affermare che i deodoranti sono inoffensivi.

E che dire del presunto "garante" di questo messaggio, "Gabriela Casanova Larrosa, Prof. Assistent du Departement de Biologie Cellulaire de la Faculte de Sciences de la Republique Orientale d'Uruguay"?

Effettivamente esiste una persona con questo nome nell'elenco dei docenti della facoltà di scienze di Montevideo:

http://www.fcien.edu.uy/docentes.html

Le ho scritto il 30/4/2004 chiedendo chiarimenti e sono in attesa di una sua risposta. Per il momento, non posso escludere che si tratti semplicemente di uno dei tanti "garanti involontari", ossia quelle persone che ricevono un appello e lo ridiffondono dal posto di lavoro, senza rendersi conto che il messaggio inviato recherà la loro "firma" (nome, cognome e luogo di lavoro) e verrà interpretato come garanzia di autenticità dell'appello.

La versione inglese di quest'appello è disponibile presso Snopes.com:

http://www.snopes.com/toxins/breast.htm

Quella francese è presso Hoaxbuster.com:

http://www.hoaxbuster.com/hoaxliste/hoax.php?idArticle=849

Un campione della variante spagnola è qui:

http://www.ambiente-ecologico.com/ediciones/2003/087_02.2003/087_Salud04.php3

L'indagine antibufala più approfondita, con le relative fonti, è a vostra disposizione qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/deodoranti_killer/spray_cancerogeni.htm

Ringrazio Lorenzo Montali per la segnalazione di alcuni dettagli di questa storia.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_29 - 054. Antibufala: foto autentiche dell'esplosione norcoreana

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "bruno-biag***-anva", "rigliettis" e "mauge".

Visto che mi avete chiesto in molti se erano disponibili immagini autentiche della terribile esplosione di Ryongchong, vi segnalo un piccolo aggiornamento in proposito.

Nei giorni successivi alla pubblicazione della bufala da parte di Repubblica.it, la società specializzata in immagini satellitari Digitalglobe ha pubblicato un'immagine autentica della zona del disastro, raccolta dal proprio satellite Quickbird. L'immagine, ad altissima risoluzione, mostra chiaramente la vastità dei danni:

http://www.digitalglobe.com/images/qb/yongchonRR_april27_2004_psh_dg.jpg

(attenzione, sono circa 4 megabyte)

Il sito Globalsecurity.org ha preparato una pagina che consente un agevole confronto "prima e dopo" delle immagini presso

http://www.globalsecurity.org/military/world/dprk/ryongchon-imagery_comp01.htm

Ho scritto a Repubblica.it (repubblicawww@repubblica.it) il 25/4/2004 segnalando il loro errore. Al 29/4/2004, la falsa foto era ancora presente sul sito. Che ne dite di scrivere a Repubblica.it anche voi, così magari si svegliano?

L'indagine completa e aggiornata è a vostra disposizione qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/nordcorea/esplosione.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_24 - 053. Antibufala: errata corrige

Correzione: la foto di Digitalglobe.com è effettivamente datata 13 maggio 2003 e quindi risale davvero a PRIMA dell'esplosione, come affermato da Repubblica.

Scusate la svista.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_24 - 052. Antibufala: altri dettagli sulla falsa foto dell'esplosione in Corea del Nord

L'indagine completa sul caso descritto nella newsletter 051 inviata qualche minuto fa è ora a vostra disposizione, con tutte le foto, presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/nordcorea/esplosione.htm

Ci sono degli aggiornamenti grazie a un fulmineo lettore, Markus S: anche la foto che Repubblica.it presenta come risalente a un anno fa è in realtà falsa, perché rappresenta in realtà la stazione distrutta DOPO l'esplosione. L'immagine è recentissima e proviene da Digitalglobe.com:

http://www.digitalglobe.com/images/qb/yongchonRR_may13_2003_psh_dg.jpg (attenzione, sono 4 megabyte)

La zona interessata dall'esplosione è il triangolo nero a sinistra nella falsa immagine del "prima" pubblicata da Repubblica.it. Perlomeno quelli di Donga.com hanno avuto la furbizia di non inquadrare, nella loro versione, la zona annerita dall'esplosione.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_24 - 051. Antibufala: Repubblica.it pubblica falsa foto dell'esplosione in Corea del Nord

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "paulone", "alligatoredellefognedimanhattan" e "reda80".

Il sito Repubblica.it ha pubblicato quella che afferma essere una foto da satellite dell'esplosione avvenuta alcuni giorni fa in Corea del Nord. La foto è in realtà un falso, tratto da immagini satellitari dell'Iraq.

La foto di Repubblica:

http://www.repubblica.it/popup/servizi/2004/corea/1.html

La foto di Bagdad, datata 9 aprile 2003:

http://globalsecurity.org/intell/library/imint/images/iraqi-freedom-explosion-dg-baghdad-9apr2003.jpg

Notate la curiosa somiglianza?

Ancora una volta Repubblica.it si dimostra molto disinvolta nella scelta delle fonti per le proprie immagini. Il falso infatti proviene da Internet, precisamente dal sito Donga.com:

http://english.donga.com/srv/service.php3?bicode=060000&biid=2004042473628

Un grazie a Fnord, di Fark.com, per lo sbufalamento.

Nonostante la figuraccia di Repubblica.it, vorrei segnalarvi la raccolta di "firme" promossa dalla medesima testata per mantenere l'insegnamento dell'evoluzione anche nelle scuole medie, che il governo ha rimosso dai nuovi programmi. Anche se di solito raccomando estrema cautela nell'aderire a questo tipo di iniziativa, l'autorevolezza dei firmatari dell'appello e l'importanza del tema trattato mi inducono a invitarvi a partecipare.

La notizia riportata da Repubblica.it:

http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/cronaca/darwin/morarepli/morarepli.html

Il commento di Veronesi:

http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/cronaca/darwin/veron/veron.html

La pagina per aderire all'appello:

http://www.repubblica.it/speciale/2004/appelli/scuola2/index.html

Insegnare l'evoluzione non è una questione di destra o di sinistra, di religione o di ateismo. E' una questione di insegnare un concetto elementare del sapere, come l'elettricità o la gravità. L'evoluzione non nega l'esistenza di un creatore. L'evoluzione è una delle teorie più solide e robuste dell'intera scienza, e dà fastidio soltanto a chi pretende di imporre interpretazioni assolutamente letterali dei testi religiosi. Interpretazioni secondo le quali dovremmo però concludere anche che la Terra è piatta e il Sole le gira intorno. E' questo che vogliamo?

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_14 - 050. Acchiappavirus: pronto nuovo capitolo

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "juzo-kun", "caluzzi.ge" e "czaltron".

Sto proseguendo la scrittura del mio prossimo libro, intitolato "L'acchiappavirus", miniguida semplice semplice alla sicurezza informatica: se volete dargli un'occhiata, il testo in bozza è qui:

http://www.attivissimo.net/av/av1.htm

Se avete scaricato la versione precedente della bozza, potete evitare di scaricare tutto il libro e prelevare soltanto la parte più massicciamente aggiornata, ossia il capitolo su virus e antivirus. Lo trovate qui:

http://www.attivissimo.net/av/cap5.pdf

Come sempre, i vostri commenti e le vostre revisioni sono graditissime. In particolare, se l'antivirus che usate vi soddisfa, mandatemene gli estremi, così lo aggiungo alla tabellina di antivirus gratuiti e a pagamento che verrà inclusa nel libro. Se l'antivirus che usate non vi soddisfa, cambiatelo ;-)

A proposito di sicurezza, Microsoft ha rilasciato alcune patch (correzioni) per Outlook e Internet Explorer: consiglio vivamente di usare la funzione Windows Update per installarle.

Una delle soluzioni alternative ai problemi alla sicurezza informatica è abbandonare Windows; ma quando si pensa ad abbandonare Windows si pensa quasi sempre a Linux e la sfida sembra impossibile. Ma c'è una terza via più semplice: se vi interessa sapere qual è, date un'occhiata all'articoletto che ho scritto per Apogeonline:

http://www.apogeonline.com/webzine/2004/04/14/01/200404140101

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_09 - 049. Sicurezza: lo strano caso della banconota anticopia

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "Luca T**s", "gmx" e "saraswathi".

Volete fare un piccolo esperimento? Se avete un programma di scansione e ritocco digitale, tipo Paint Shop Pro o Photoshop, provate a scandire una eurobanconota. Potreste scoprire che non ci riuscite, ottenendo un messaggio d'errore. Le versioni più recenti di questi e altri programmi analoghi contengono infatti una curiosa funzione anticopia, la cui esistenza era stata tenuta segreta. Lo stesso fanno, a quanto pare, le fotocopiatrici di alto livello e certe stampanti a colori.

Ho scritto un articolo in proposito, che spiega i dettagli e illustra alcune possibili conseguenze impreviste di questa curiosa imposizione effettuata dalla Banca Centrale Europea. Non voglio certo istigare alla duplicazione abusiva di banconote: ma è il modo segreto, molto totalitario, con il quale è stata infilata questa funzione che mi inquieta e che vale la pena di essere segnalato. E' opportuno saperne di più, anche perché se adesso si infilano cose di questo calibro nel software (perlomeno quello il cui codice sorgente non è pubblico), viene da chiedersi quali altre funzioni di controllo potrebbero esserci.

Se vi va di fare qualche esperimento e raccontarmi i risultati, preparerò una compilation dei vostri test e la pubblicherò come supplemento all'articolo: ditemi per esempio che versione di software (o quali marche di stampanti e fotocopiatrici) avete usato e mandatemi una schermata del messaggio d'errore, se vi compare.

In particolare, sarei curioso di sapere se il sistema anticopia è davvero riutilizzabile anche per scopi personali, per esempio per creare una sorta di filigrana che renda incopiabili e inscandibili i nostri documenti.

L'articolo che ho scritto per Apogeonline è qui:

http://www.apogeonline.com/webzine/2004/04/08/01/200404080101

Concludo con una nota personale di ringraziamento a tutti coloro che sono venuti ai due incontri di Genova: spero che vi siate divertiti e arricchiti quanto mi sono divertito e arricchito (culturalmente, s'intende) io. Appena mi sono ripreso dalla maratona, vi racconto i dettagli, se vi va.

Ciao e buona Pasqua da Paolo.


[IxT]2004_04_04 - 048. Ci vediamo a Genova (due volte)?

Sorpresa, sorpresa! Oltre al già annunciato incontro di mercoledì 7 aprile 2004, alle ore 10, presso l'auditorium della Biblioteca per ragazzi De Amicis del Comune di Genova, mi tratterrò in città anche per un incontro serale pressi il Circolo Arci Città Futura, Corso Torino 46, alle 20.45.

Il tema sarà il decreto Urbani e le tendenze legislative, e sarò in compagnia del senatore Fiorello Cortiana, che molti di voi conoscono per il suo impegno per i diritti degli utenti Internet italiani; di Joy Marino, che è vice presidente dell'Associazione Italiana Internet Providers; e dell'avvocato penalista Roberto Olivieri.

Scusate se avviso all'ultimo momento, ma la mia partecipazione è stata proposta oggi pomeriggio quando gli organizzatori hanno saputo che sarei stato in città, per cui anch'io mi sto muovendo con un preavviso molto limitato.

Spero di vedervi!

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_03 - 047. Ci vediamo a Genova?

Se non avete niente di meglio da fare e vi va di scambiare quattro chiacchiere, mercoledì 7 aprile 2004, alle ore 10, sarò ospite del Comune di Genova, presso l'auditorium della Biblioteca per ragazzi De Amicis. L'idea è di fare due chiacchiere in libertà su Internet, bufale, virus e dintorni, ma tutto può succedere!

L'ingresso è libero.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_04_01 - 046. Pesci d'aprile informatici

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "italianet", "altur" e "biancom".

Lo so che è il primo d'aprile e quindi tutto quello che leggete va preso con le pinze, compreso l'annuncio che Google offrirà un gigabyte di spazio e-mail gratuito a tutti o che la Casa Bianca verrà tinta di nero per proteggerla dagli attacchi terroristici, ma garantisco che dietro quello che leggerete nelle prossime righe non c'è alcun pesce d'aprile nascosto.

Innanzi tutto, volevo tranquillizzare alcuni lettori che hanno inviato da tempo una donazione usando il sistema pizzaware e non ne hanno ancora vista conferma tramite la citazione nei ringraziamenti a inizio newsletter. E' successo semplicemente che sono arrivate tante donazioni, piccole e grandi, e quindi si è formata un po' di coda, e io non ho avuto il tempo materiale di scrivere a tutti per ringraziarli individualmente. I lettori Luca Ti**, gmx, saraswathi, juzo-kun, caluzzi.ge, czaltron, paulone, alligatoredellefognedimanhattan, bruno-biag***-anva possono stare tranquilli: le loro donazioni sono arrivate sane e salve e verranno citate con ordine nelle prossime newsletter.

Vista la fatidica data, ho preparato un articoletto leggero leggero con una compilation di scherzi d'aprile da perpetrare con l'aiuto del computer. Ce n'è per tutti i gusti e tutte le competenze informatiche: alcuni richiedono attenta preparazione, altri s'improvvisano in trenta secondi. Mi ha sorpreso in particolare la funzione di Windows XP che consente di mandarlo in crash con due dita. In ogni caso il divertimento è assicurato. L'articolo è qui:

http://www.apogeonline.com/webzine/2004/03/31/01/200403310102

Ciao da Paolo.

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