Migrare da Thunderbird ad Apple Mail 2.0

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Ultimo aggiornamento: 21 novembre 2006.

Perché?

Come sostenitore del software aperto e delle soluzioni indipendenti dal sistema operativo, devo confessare che mi scoccia non poco abbandonare Thunderbird in favore di un programma che esiste su una sola piattaforma (Mac OS X) ed è a sorgente chiuso. Thunderbird mi ha aiutato moltissimo in questi anni, permettendomi non solo di stare al riparo da virus, spam e altre porcherie, ma anche di saltare disinvoltamente fra Windows e Linux e Mac perché trovavo lo stesso programma, con la stessa interfaccia, su tutti e tre i sistemi operativi.

Tuttavia i vantaggi di Mail 2.0 sono per me troppo importanti per rinunciarvi. Mail ha varie magagne rispetto a Thunderbird, ma nel mio caso specifico sono meno importanti dei suoi benefici. Vi espongo qui sia le magagne, sia i benefici, così potete valutare se il mio caso è paragonabile al vostro.

Ricerca istantanea

Questa, sinceramente, è stata la goccia che ha fatto traboccare il proverbiale vaso. Dopo aver comperato il mio primo Mac, ho continuato a usare Thunderbird per mesi (anzi, per quasi un anno). Lo conosco come le mie tasche (una cosa in meno da imparare nel passare al Mac) e mi ha permesso di mantenere tutte le impostazioni e l'archivio di posta che avevo sotto Linux e Windows, trasferendolo pari pari con un semplice gesto di copia. Ma Thunderbird ha una magagna: la ricerca nell'archivio di posta è paurosamente lenta.

Certo, io ho un archivio di posta piuttosto grande (circa 1,5 GB di messaggi accumulati nell'arco di dieci anni), ma rimane il fatto che mi capita spesso di dover cercare in archivio un messaggio ben preciso in base alle sue parole chiave (è per questo che tengo un archivio, in fin dei conti), e una qualsiasi ricerca di parole all'interno del corpo dei messaggi in Thunderbird richiede una vita e rallenta paurosamente il computer. Così non potevo più andare avanti: mi sono reso conto che la lentezza di Thunderbird mi stava impedendo di rispondere a molti messaggi e di raccogliere informazioni utili alle mie indagini ma sparse in vari e-mail.

Invece con Mail, grazie alla funzione Spotlight inclusa in Mac OS X Tiger, posso ricercare istantaneamente (e quando dico istantaneamente intendo proprio istantaneamente) qualsiasi messaggio in base alle parole che contiene. i risultati appaiono sullo schermo subito. E la ricerca vale anche all'interno degli allegati.

Gestione delle immagini

In Thunderbird, quando qualcuno mi manda un e-mail contenente un'immagine, posso scegliere la visualizzazione inline degli allegati e quindi vedere subito le immagini, ma le vedo parzialmente (se superano le dimensioni della finestra di Thunderbird, vengono troncate a destra); Mail, invece, me le ridimensiona (a video) automaticamente in modo che posso vederle integralmente, e in più mi offre un pulsante Presentazione che visualizza le immagini in uno slideshow a tutto schermo, comodissimo per quando gli amici ti mandano una sequenza di foto.

Per contro, un inconveniente di Mail è che a differenza di Thunderbird, Mail non gestisce le GIF animate e ne mostra soltanto un fotogramma.

Un altro svantaggio forse più grave di Mail è che non c'è, che io sappia, un modo per disattivare permanentemente la visualizzazione automatica delle immagini allegate ai messaggi (è invece possibile disattivare la visualizzazione di quelle linkate, scegliendo Preferenze - Vista e disattivando Mostra immagini remote). Questo significa che quando uno spammer mi manda un e-mail contenente un'immagine porno o il solito elenco di "finto testo" contenente medicinali che non comprerò mai, mi tocca vederlo. In Thunderbird, invece, la visualizzazione delle immagini è totalmente disattivabile.

Va inoltre segnalato che Mail non รจ in grado di mandare mail con avviso di lettura.

Gestione degli allegati

In Thunderbird, gli allegati vengono conservati in un unico file insieme al messaggio al quale sono associati; a sua volta, ogni messaggio è conservato in un unico file che contiene tutti i messaggi appartenenti a una cartella di posta.

Questo significa che per visualizzare un allegato con Thunderbird, è necessario salvarlo (esportarlo) da qualche parte. Se non mi accorgo che l'ho già salvato, Thunderbird me ne crea due copie. Con Mail, invece, l'esportazione viene effettuata automaticamente e quindi non c'è il rischio di doppioni.

Al di là dell'incombenza in meno, che è relativamente banale, il vantaggio del metodo di Mail è che un allegato appena ricevuto è già catalogato da Spotlight ed è quindi subito indicizzato per la ricerca istantanea. Con Thunderbird questo non succede.

Mail, infatti, salva ogni messaggio in un file distinto e salva gli allegati in file separati dal messaggio corrispondente (lasciandone però una copia insieme al messaggio). Questo approccio è inefficiente in termini di occupazione di spazio, ma consente appunto l'indicizzazione immediata di ogni messaggio e allegato.

Integrazione con la Rubrica indirizzi

Mac OS X ha un'ottima Rubrica indirizzi, che si interfaccia perfettamente con quella del mio cellulare (un vecchio Sony Ericsson P800) ma non con quella di Thunderbird. E quella di Thunderbird non si interfaccia con quella del cellulare.

Di conseguenza, se continuo a usare Thunderbird, devo aggiungere ogni nuovo indirizzo di e-mail manualmente alla rubrica integrata di Thunderbird e memorizzare separatamente (nella Rubrica indirizzi) gli altri dati dell'utente corrispondente a quell'indirizzo, con ovvi disagi, perdite di tempo e soprattutto rischi di disallineamento dei due archivi.

Se uso Mail, invece, ogni indirizzo memorizzato nella Rubrica diventa automaticamente e istantaneamente disponibile in Mail (e anche sul cellulare quando faccio la sincronizzazione): mi basta digitarne le prime lettere nel campo A: quando compongo un messaggio.

Ciliegina sulla torta, se nella Rubrica indirizzi ho associato una foto ai dati e all'indirizzo di una persona, quando quella persona mi scrive, Mail mi visualizza una sua foto.

Reply-to in Mail

Mail nasconde molto più di Thunderbird l'opzione reply-to. Mi spiego: ho da anni una casella virtuale (topone@pobox.com), alla quale associo di volta in volta una casella reale diversa che non desidero divulgare, perché cambia spesso. Per cui ho bisogno di poter spedire e-mail per esempio da pippo@esempio.com ma fare in modo che quando qualcuno mi risponde, il suo messaggio vada sempre e comunque a topone@pobox.com.

È proprio a questo che serve l'opzione Reply-to: a confezionare i messaggi in modo che quando il destinatario clicca su Rispondi, la risposta abbia già precompilato l'indirizzo di risposta che voglio io (topone@pobox.com), non quello dal quale ho spedito il messaggio (pippo@esempio.com).

Questo risultato si ottiene molto facilmente in Thunderbird: basta andare nelle impostazioni dell'account e ci si trova subito sotto il naso una bella casella denominata Reply-to Address (Indirizzo per risposte in Thunderbird italiano per Mac). In Mail, invece, il Reply-to si imposta scegliendo le impostazioni dell'account e poi immettendo l'indirizzo desiderato in una casella ambiguamente denominata Indirizzo di e-mail, dove invece viene spontaneo pensare che si debba mettere l'indirizzo reale (quello della casella di posta non virtuale, insomma).

Alla faccia della vantata intuitività di Apple, ci ho messo settimane (e mi ci è voluta l'imbeccata di alcuni lettori, che ringrazio) per trovare questa funzione, per cui la scrivo qui come promemoria.

Soluzione di compromesso: migrazione a metà

Se la cosa comincia a sembrarvi troppo rischiosa o complicata, potete anche decidere di tenere il vecchio archivio di posta con Thunderbird e iniziarne uno nuovo con Mail.

In pratica, configurate e usate Mail per mandare ricevere la posta, e poi dite a Thunderbird di non scaricarla più e smettete di usare Thunderbird per mandare messaggi.

Tenere due programmi può sembrare scomodo, ma garantisce che non perdiate nulla. Certo rinunciate a molti dei benefici di Mail, come la ricerca istantanea, ma usandolo accumulate gradatamente un nuovo archivio di posta bello ordinato e cercabile istantaneamente. È sempre meglio che continuare a rimandare la migrazione e quindi continuare a trovarsi a gestire i limiti di Thunderbird.

Cosa si salva e cosa si perde nella migrazione

I pro e contro vi fanno propendere per la migrazione a Mail? Aspettate un momento ancora. Se migrate, dovete tenere conto di cosa succede a vari componenti del vostro archivio di posta precedente.

Un po' di geografia

Vi occorre sapere quali sono le directory utilizzate da Thunderbird e da Mail, in modo da sapere come rispondere alle domande della procedura di importazione e gestire a mano eventuali problemi.

Thunderbird salva i messaggi in una directory che è (normalmente) in [utente]/Libreria/Thunderbird/Profiles/[nome_random].default/Mail. In questa directory ci sono le sottodirectory dei vari account di posta, all'interno delle quali ci sono le sotto-sottodirectory delle cartelle nelle quali smistate la posta.

Per ogni cartella di posta ci sono tre elementi:

Poniamo, per esempio, il caso di una cartella che si chiama prova: ci sarà una directory che si chiama prova.sbd e ci saranno due file, uno di nome prova.msf e uno di nome prova.

Mail, invece, usa due directory separate:

Ogni e-mail è salvato in un file separato, il cui nome è costituito da un numero progressivo e ha sempre l'estensione .emlx.

Migrazione vera e propria

Siete convinti di voler migrare? Prima di buttarvi a capofitto con una migrazione totale dell'archivio di posta, provate con una sua singola cartella. Se poi tutto funziona, procedete gradatamente anche con le altre. Migrare un archivio grande può richiedere ore di rielaborazione a Mail, e un blocco del programma (che può succedere) rischia di lasciarvi con un archivio malamente convertito.

Questa migrazione presuppone che stiate usando Thunderbird per Mac. Migrare da Thunderbird per Windows potrebbe comportare qualche difficoltà in più per la conversione del codice di "a capo", diverso in Windows e in Unix/Mac OS X. È tutto quello che so in proposito: non ho fatto prove in questo senso.

Queste istruzioni valgono per Mail 2.0 (la versione inclusa in Mac OS X Tiger). Non so se valgono anche per versioni precedenti.

Pulizia preliminare

Occorre innanzi tutto disattivare lo scaricamento automatico della posta di Thunderbird, se l'avete attivato (Tools > Account Settings > Server settings). Questo "congela" l'archivio di posta di Thunderbird, che non va più modificato (né scaricando messaggi, né mandandone, cancellandone o spostandone) fino a migrazione completa.

Se avete cartelle di posta che contengono ciascuna migliaia di messaggi, spezzatele, suddividendole in sottocartelle, altrimenti l'importazione durerà un'eternità. Io ho provato a importare una casella che conteneva oltre 10.000 messaggi (era un file da 500 megabyte), e Mail si è praticamente bloccato, annaspando per parecchio tempo al ritmo di un messaggio importato ogni due-tre minuti, poi s'è ripreso.

Poi conviene vuotare il cestino di Thunderbird e compattare le caselle di posta.

Infine bisogna riavviare Thunderbird per fargli adottare queste modifiche.

Non ne sono del tutto certo, ma credo che convenga riorganizzare le cartelle di Thunderbird in modo che non siano nidificate, ossia che non vi siano cartelle dentro cartelle, altrimenti non sono sicuro che Mail riesca ad importarle correttamente. Io ho avuto problemi nel farlo.

Prime caute prove

Per prima cosa, provate a importare una singola cartella da Thunderbird. Una piccola e senza sottocartelle, preferibilmente.

In Thunderbird, compattate la singola cartella e vuotate il Cestino, poi chiudete Thunderbird.

Usando il Finder, prendete la cartella di posta di Thunderbird che avete scelto e copiate (non spostate) a una cartella temporanea (del disco rigido, non di Thunderbird) il file di quella cartella che non ha estensione.

Rinominate il file appena copiato dandogli l'estensione .mbox (per cui prova  diventerebbe prova.mbox).

In Mail, scegliete Archivio > Importa caselle, scegliete l'opzione Altro e poi scegliete la directory che contiene il file da importare.

Vi viene proposto un elenco degli elementi da importare: cliccate su Continua e attendete il termine dell'importazione, che può richiedere diversi minuti.

Mail vi segnala come si chiama la cartella di Mail nella quale trovate la cartella di messaggi importata (di solito la chiama Caselle importate seguito eventualmente da un numero progressivo). Cliccate su Fine per terminare l'importazione.

Ora è il momento dei controlli: riaprire Thunderbird e guardate quanti messaggi ci sono nella cartella in questione secondo Thunderbird e quanti ne conta la cartella importata in Mail. In Mail il numero è in alto, nella barra del titolo; in Thunderbird è in basso a destra. Mi raccomando, confrontate i totali con i totali e i letti con i letti. Se il numero è lo stesso, è un buon segno.

Talvolta, tuttavia, il numero non coincide esattamente: in tal caso occorre verificare quali messaggi sono stati importati e quali no, uno per uno... e questo non è molto pratico.

Se tutto è in ordine, cancellate il file che avevate messo nella cartella temporanea di Mac OS X, altrimenti verrà importato di nuovo la prossima volta che eseguite questa procedura.

Importazione di tutto l'archivio

Se il vostro archivio di posta non è troppo grande, potete anche tentare l'importazione globale.

Ricompattate tutte le cartelle e vuotate il Cestino di Thunderbird. Poi chiudete Thunderbird.

In Mail, scegliete Archivio > Importa caselle > Netscape/Mozilla. Trovate la directory che contiene i messaggi di Thunderbird. Scegliete la directory che contiene le directory dei vari account (o dell'account, se ne avete uno solo), non la directory che contiene l'account.

In altre parole, scegliete solitamente

[utente]/Libreria/Thunderbird/Profiles/[nome_random].default/Mail

Assicuratevi di scegliere correttamente la directory: una volta avviata l'importazione, non c'è modo di fermarla se non terminando brutalmente Mail (cosa che non ho provato a fare).

Mail chiede quale account volete importare. Sceglietelo e poi attendete che l'importazione termini. Se avete molta posta, la cosa può richiedere varie decine di minuti. Nel mio caso, con oltre 1,5 giga di e-mail, ci sono volute oltre dodici ore, durante la quale il Mac era talmente rallentato da essere quasi inutilizzabile. Alla fine, Mail è andato in crash e ho dovuto ricominciare da capo, importando una cartella per volta. Bella fregatura. Per questo consiglio di importare l'archivio a blocchi invece che in un sol colpo.

Ringraziamenti

Parte di quello che leggete qui è ispirato dalle informazioni e dai consigli trovati su Mac OS X Hints e su Macity. Grazie anche a s.molteni per aver snidato un refuso e a robertoaltav**** per altre informazioni.

Commenti, critiche o segnalazioni?

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