11 settembre per chi ha fretta: documentazione preparata per Matrix

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Indagine iniziale: 30/5/2006. Ultimo aggiornamento: 6/6/2006.

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3. Crollo dell'edificio 7. Indotto o cedimento strutturale?

Cedimento strutturale. Il World Trade Center 7 è crollato dopo essere stato colpito da enormi frammenti delle torri gemelle, che hanno innescato incendi su più piani e ne hanno indebolito gli elementi portanti. La vastità degli incendi al WTC7 è testimoniata da numerose foto.

[Questo video mostra che il fumo che si vede nelle foto più sotto proviene dal WTC7, specificamente dalla sua facciata sud, non dalle vicine torri WTC 1 e 2.]



Immagine 3.1. La facciata sud del WTC7 coperta di fumo proveniente dalla facciata stessa. In alto si notano danni allo spigolo dell'edificio.



Immagine 3.2. Anche qui si notano danni lungo lo spigolo dei piani più alti. La portata dei danni prodotti dal crollo delle torri è testimoniata dai frammenti di struttura delle torri conficcate nello spigolo del grattacielo in secondo piano sulla sinistra (che è l'edificio 3 del complesso World Financial Center) e dalla breccia nella struttura a volta in primo piano (che è il Winter Garden).



Immagine 3.3. il WTC7 si trova a sinistra, dietro l'edificio chiaro del World Financial Center. Le torri sono già crollate. Dalla facciata sud del WTC7 esce una vasta nube di fumo.



Immagine 3.4. L'incendio al WTC7 si estende anche a una delle facciate laterali.



Immagine 3.5. Detriti intorno alla base del WTC7 (a destra). Al centro, davanti al WTC7, c'è il WTC6; dietro il WTC6 si vede la torre del WTC1. A sinistra, il WTC5.



Immagine 3.6. Anche il lato ovest del WTC7 (a sinistra) è stato colpito da macerie che sono arrivate fin oltre lo spigolo più lontano dell'edificio rispetto alle torri (questa è Washington Street vista da Barclay Street; a destra c'è il Verizon Building; la torre del WTC1 era in fondo a questa strada, dietro il WTC6).



Immagine 3.7. La mappa del complesso del World Trade Center.



Immagine 3.8. Il crollo del WTC7 visto dalla facciata nord (le torri stavano dietro). La freccia indica il punto d'inizio del crollo: si è formato un infossamento a V della struttura in coincidenza con uno degli elementi portanti primari dell'edificio, lesionato dalle macerie e indebolito dagli incendi. Si notano vari punti della facciata dai quali esce il fumo degli incendi.

Ci sono anche i resoconti di testimoni competenti, come quello del capitano dei pompieri Chris Boyle, che parla di una breccia alta venti piani sulla facciata sud, con incendi su più piani, ma di una facciata nord esteriormente intatta:



Immagine 3.9. "Così ci andiamo [fra Vesey Street e Greenwich Street] e sul lato nord ed est del 7 non sembrava ci fosse alcun danno, ma poi guardavi il lato sud del 7, ci doveva essere un buco alto 20 piani nell'edificio, con incendi su vari piani. Sull'edificio stavano cadendo macerie e non aveva un bell'aspetto".

Al WTC 7 è successo esattamente quello che è successo ad altri edifici nelle adiacenze delle torri: sono stati colpiti dalle macerie delle torri, e sono crollati o sono stati danneggiati gravemente il WTC 3, 4, 5, e 6, il Verizon Building e il Bankers Trust Building, oltre agli edifici del World Financial Center.

[Anche la chiesa ortodossa di St. Nicholas è stata completamente distrutta dalle macerie]



Immagine 3.10. La mappa dei danni al complesso del World Trade Center e dintorni. Nero: crollo completo. Rosso: crollo parziale. Blu: danni importanti. Giallo: danni discreti. Verde: nessun danno.

L'unica differenza è che il WTC 7 aveva una particolare struttura (era costruito sopra una centrale elettrica e conteneva numerosi generatori) che lo rendeva vulnerabile più di altri edifici a danni da impatto.

[Era anche molto, molto più alto degli altri edifici: 47 piani]

Per contro, non vi sono indicazioni di demolizione controllata. I filmati del crollo che alcuni sostengono siano prova della demolizione sono ingannevoli, perché mostrano la facciata intatta anziché quella danneggiata, non mostrano segni di sbuffi di detonazioni e rivelano invece un cedimento localizzato in un punto ben preciso, testimoniato dal ripiegamento a V del tetto, per il quale non è necessario invocare l'uso di esplosivi.

Inoltre i filmati non mostrano che in realtà il crollo è stato molto scomposto, al punto di danneggiare gravemente gli edifici adiacenti. Altri documenti visivi (v. pag. 23 del rapporto FEMA) rivelano che il crollo di alcuni locali è iniziato circa 30 secondi prima del crollo generale, comportamento incompatibile con una demolizione controllata.

Molti interpretano come prova della demolizione del WTC 7 una frase di Larry Silverstein, proprietario del WTC, che usa il termine "pull it": secondo alcuni, è gergo da demolitori per "farlo crollare", mentre Silverstein stesso ha chiarito che significa più banalmente ritirare il contingente di pompieri, visto che vi erano segni chiari di un crollo imminente.

Del resto, sembra improbabile che nel bel mezzo di crolli e incendi enormi, il proprietario dia ai pompieri l'ordine di minare un edificio di 47 piani in fiamme. Una demolizione non s'improvvisa, specialmente durante un incendio, e i pompieri non sono demolitori.

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