Internet per Tutti - Newsletter gratuita

Raccolta degli articoli di ottobre 2003

(C) 2003 Paolo Attivissimo. Distribuzione libera alle condizioni indicate presso http://www.attivissimo.net/nl/norme_distribuzione.htm.

La newsletter Internet per tutti è inviata gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta e non contiene pubblicità. Se volete sostenerla, sono sempre ben accette le donazioni tramite PayPal o più semplicemente tramite una eurobanconota in una busta indirizzata a: Paolo Attivissimo – 250 Stockton Lane – York YO31 1JQ – Regno Unito (GB). Ebbene sì, abito in Inghilterra. Dettagli e istruzioni sono presso http://www.attivissimo.net/donazioni/donazioni.htm.

Nota: I link non vengono aggiornati o verificati dopo la pubblicazione dell'articolo, per cui è probabile che siano obsoleti e/o non funzionanti.


[IxT]20031029-104. Piccolo allarme virus

Questa newsletter vi arriva gratuitamente grazie alle gentili donazioni di  mastro.m e niflo2.

E' arrivato Sober, il nuovo virus che al momento sta facendo vittime principalmente in Germania e Regno Unito. Non è nulla di speciale: si tratta di un e-mail il cui testo ingannevole cerca di indurre la vittima ad aprire l'allegato infetto che viaggia insieme al messaggio. L'e-mail fa leva sulla paura dei virus usando titoli come ad esempio "hai mandato spam", "nuova variante del worm Sobig", "c'è un worm nel tuo computer" e simili e offrendo un allegato il cui nome fa sembrare che si tratti di un aggiornamento antivirus.

I dettagli tecnici sono disponibili (in inglese) presso i siti dei produttori di antivirus, come ad esempio F-Secure:

http://www.f-secure.com/v-descs/sober.shtml

Sober attinge, come al solito, alla rubrica degli indirizzi dell'utente infetto e pertanto si autoinvia ai suoi conoscenti e colleghi. Il virus ha effetto su Windows 2000, 95, 98, ME, NT, Server 2003 e XP. Non ha effetto, come al solito, sugli altri sistemi operativi.

Il messaggio in sé non è pericoloso, a meno che il vostro software sia così scellerato da aprire automaticamente gli allegati. E' sufficiente cancellarlo senza appunto aprire l'allegato. Se abboccate, il virus visualizza un falso messaggio di errore che può farvi credere, ironicamente, di aver evitato l'infezione.

La raccomandazione è sempre la solita: mai fidarsi degli allegati, chiunque ne sia il mittente (e ripeto "chiunque"), tenere aggiornato l'antivirus, e comunque non aprire subito gli allegati anche se l'antivirus dice che sono a posto: lasciateli in giacenza qualche ora, riaggiornate l'antivirus e poi ricontrollare l'allegato. Meglio ancora, verificate col mittente se intendeva davvero mandarvi un allegato e se l'allegato è indispensabile. Se non lo è, cestinatelo senza pietà.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031027-103. Refusi pornosportivi, sento puzza di bruciato

Se capita una volta, è uno sbaglio. Ma due volte in un giorno mi pare davvero sospetto. Dopo UEFA.com, ora anche Excite.it pubblica un pornotitolo nella sezione sportiva:

http://www.excite.it/excitesport/news/articolo?id=442729,256268&key=HOMELIST

La schermata, per chi se la perdesse, è salvata qui:

http://www.attivissimo.net/nl/nl2003/pornorefuso2.jpg

Grazie a stefangor per la segnalazione di questa seconda gaffe. E' una burla, un sabotaggio, o addirittura una forma di pubblicità? Non lo so.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031027-102. Vi siete persi il refuso UEFA?

Poche ore fa vi ho invitato a visitare questa pagina del sito UEFA

http://it.uefa.com/News/Kind=16/newsId=122495.html

sfidandovi a non ridere. Ora la pagina è stata sistemata, ma prima non parlava di "prove di _fuga_".

Se ve la siete persa, ho conservato copia della pagina originale qui:

http://www.attivissimo.net/nl/nl2003/prove_di_che.jpg

Giuro che l'immagine non è stata alterata o manipolata in alcun modo. C'era davvero scritto "fuga", ma con la I al posto della U.

Sono in debito con fabiot***i per la segnalazione di questa gaffe davvero notevole.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031027-101. FLASH!!! Da non perdere, prima che se ne accorgano

Andate a questa pagina del sito UEFA

http://it.uefa.com/News/Kind=16/newsId=122495.html

e non ridete.

Fate presto, prima che si accorgano del refuso spettacolare.

Ciao da Paolo.

[Ho aggiunto in seguito la schermata per chi se la fosse persa:]

[c'e' scritto "prove di figa"]


[IxT]20031027-100. Ci vediamo a Milano?

Sarò a Milano il 30 ottobre, alle 18.00, presso la Libreria FNAC di Via Torino, per partecipare alla presentazione di un libro di Stefano Betti, edito da Apogeo e intitolato "I padroni del display": un'indagine su dove sta andando il mondo della telefonia mobile (ammesso che stia andando da qualche parte). Insieme a me ci sarà il web giornalista Luca De Biase.

Se vi va di fare due chiacchiere, ci troviamo lì. L'ingresso è libero, e non è necessario portare focaccia (ne ho già fatto scorpacciate in questi pochi giorni di passaggio in Italia).

Ciao da Paolo.


[IxT]20031026-099. Arriva subito un altro dialer, "una tragedia"

Stanno cominciando ad arrivare segnalazioni di lettori che ricevono un curioso messaggio, che sembra un e-mail inviato da un organizzatore di siti porno a un suo collega per avvisarlo che il sito è per errore accessibile a tutti.

L'oggetto dell'e-mail è "U n a t r a g e d i a ", scritto proprio così, e il messaggio inizia con "Francooooooooooo.... Un disastro ..ho spedito la nostra newsletter pero' ho notato che passano delle email che io non ho mai visto ma sei sicuro che B non abbia problemi ??? comunque io saro' a foligno per questa settimana devi assolutmante chiudere gli accessi alle modelle perche sono rimasti aperti ..ci si puo0 connettere gratis...chi vuole capisci !!!"

A questo punto il messaggio avvisa che ci sono due siti (http://tangui.tripod.com.br e http://spanish.tripod.com.br) che vi esorto a NON visitare. Presso questi siti, a detta dell'e-mail, "si entra se clicchi ok sul certificato ..entri e basta in piu accessi anonimi. Scusami tanto ma mettilo a posto prima che gli utenti lo scoprano."

Ripeto: non precipitatevi a cercare di vedere le presunte modelle accessibili! Caso mai non l'aveste capito, si tratta infatti di uno specchietto per le allodole: un altro esempio molto interessante delle tecniche psicologiche usate dagli spammer truffatori della Rete per ingannare gli utenti.

Visitando i siti citati, infatti, trovate un link (intitolato ingannevolmente "SE il software per chattare non parte proviamo da qui spara QUI") che consente di scaricare un programma, denominato "senza_password.exe", che ha tutta l'aria di essere un dialer, a giudicare dal contesto equivoco e dalla presenza di diciture eloquenti come "WARNING YOU MUST BE EIGHTEEN" ("attenzione, devi avere diciotto anni") all'interno del programma, come risulta da un rapido esame con un editor esadecimale.

Lo stesso esame rivela che il programma contiene riferimenti a un sito inesistente (www.esopa.com) e alla "Metalnov Construct Srl" oltre che alla Thawte Consulting (società che genera certificati digitali che dovrebbero garantire la genuinità del software).

Qualunque cosa sia, insomma, è sicuramente robaccia da evitare assolutamente. In sintesi: non visitate i siti citati, non scaricate il programma, e di certo non eseguitelo. L'e-mail truffaldina è in sé innocua: cancellatela e basta.

Non abboccate, mi raccomando!

Ciao da Paolo.


[IxT]20031026-098. Finita la minaccia di Zelig

Da ieri sera (25/10/2003), il sito www.francescone.com è stato disattivato e non ospita più il falso salvaschermo infetto Zelig.scr descritto nelle ultime newsletter. La minaccia di questo nuovo worm è quindi praticamente debellata: gli utenti infetti continueranno a inviare per qualche tempo ulteriori inviti a visitare il sito, ma non vi potranno essere nuove infezioni, a meno che lo squallido untore non si trasferisca altrove e ricominci la sua opera con una variante del worm.

Fra l'altro, il contatore di Shinystat.it usato per tenere traccia delle infezioni è un indicatore poco preciso, dato che la versione gratuita di questo servizio è limitata a 1000 accessi al giorno (http://s1.shinystat.it/free/info_free.html): questo spiega il fatto assai strano che il conteggio sia arrivato esattamente a 1001 sia il 24/10, sia il 25/10. Non c'è quindi un modo preciso per sapere quanti utenti siano stati infettati. L'unica cosa che si può dire è che il contatore di Shinystat.it rappresenta il numero _minimo_ di infetti.

A tutti coloro che si sono infettati, raccomando maggior prudenza la prossima volta: mai fidarsi degli allegati, chiunque ne sia il mittente. Bisogna _sempre_ chiederne conferma al mittente. Anche se è una persona che conosciamo, può darsi che sia infetta.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031025-097. Inviti catartici di Zelig, nuovi dettagli

Questa newsletter vi arriva gratuitamente grazie alla gentile donazione di fnegri.

Come accennato nella newsletter precedente, sta circolando un e-mail che parla di "poesie catartiche" e invita a visitare il sito http://www.francescone.com, che contiene un file di nome "zelig.scr".

La mia segnalazione originale secondo la quale si tratta di un dialer, come riferitomi dettagliatamente da un lettore, è confermata dal newsgroup it.comp.sicurezza.virus. Si sa anche il numero composto dal dialer: 899208906.

Nel frattempo, tramite i lettori di Zeus News sono arrivati ulteriori dettagli. Secondo Symantec, il file Zelig.scr è un worm, precisamente il worm W32.Marque, scoperto il 24 ottobre 2003 (ieri, insomma). Ha effetto su Windows (2000, 95, 98, Me, NT, Server 2003, Windows XP) ma non su DOS, Linux, Macintosh, OS/2, UNIX.

Sempre secondo Symantec, il worm, se installato sul vostro computer (se usa Windows), scavalca il vostro programma di posta e spedisce e-mail agli indirizzi presenti nella vostra rubrica. Questi e-mail invitano a scaricare il falso salvaschermo presente presso www.francescone.com, diffondendo ulteriormente l'infezione. Il salvaschermo in realtà c'è dentro Zelig.scr, ma è semplicemente una scritta scorrevole che (secondo McAfee) dice "A volte ti sento così vicina...A volte ti sento così lontana...Certo che hai proprio un cellulare di m***a!" e serve a nascondere il vero scopo del worm.

La documentazione Symantec è qui:

http://securityresponse.symantec.com/avcenter/venc/data/w32.marque.worm.html

La documentazione McAfee è invece qui:

http://us.mcafee.com/virusInfo/default.asp?id=description&virus_k=100779

Il file viene ora sicuramente riconosciuto come pericoloso dall'antivirus Symantec e da quello di McAfee.

Che si tratti di un dialer o di un worm o di entrambi insieme, poco importa: il fatto rimane che è porcheria da non toccare assolutamente. Non scaricate il file e soprattutto non eseguitelo.

Per gli appassionati delle indagini, può essere interessante sapere che quando si scarica e si esegue il worm Zelig, si viene portati a un'altra pagina Web di Francescone.com, precisamente http://www.francescone.com/esito.html, che contiene un rimando al contatore ShinyStat.it:

http://www.shinystat.it/cgi-bin/shinystat.cgi?USER=albertotremonti&NC=1" width="1" height="1"

A quanto pare il contatore serve per sapere quanti sono gli utenti infetti. Notate il nome "Alberto Tremonti". Visitando Shinystat.it e immettendo il nome, compaiono le statistiche di infezione. Al momento in cui scrivo, il contatore è intorno a quota 2000.

Potrebbe valer la pena di contattare ShinyStat.it e chiedere chi è questo loro utente. Fra l'altro, frugando nelle pagine delle statistiche di Shinystat.it relative all'utente "albertotremonti" compare un link a una pagina inesistente di Xoom.it:

http://members.xoom.virgilio.it/alberto_t/video.html

A voi, se vi interessa, il resto dell'indagine, e l'eventuale denuncia.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031025-096. Attenti agli inviti catartici di Zelig!

Sta circolando un e-mail, proveniente dagli indirizzi più disparati, che parla di "poesie catartiche" e invita a visitare il sito http://www.francescone.com, dove c'è una scarna pagina Web che invita a scaricare un file di nome "zelig.scr". Il file si spaccia per un salvaschermo, ma stando alla segnalazione di un lettore di Zeus News (terepo), si tratta in realtà di un dialer, che cambia la numerazione di tutte le connessioni di Accesso Remoto (ovviamente soltanto per gli utenti Windows), immettendo un numero a pagamento 899 e cambiandone anche nome utente e password.

Del caso Zelig parla anche la newsletter SalvaPC News n. 68 di venerdi' 24 ottobre 2003 (http://salvapc.com/), della quale condivido caldamente il consiglio di NON visitare il sito citato e di NON aprire il file in questione. Ogni e-mail di invito va semplicemente cancellato. Non mi risulta che l'e-mail di invito in sé sia pericoloso. SalvaPC News nota che il file attualmente non viene riconosciuto come pericoloso dagli antivirus (a riprova del fatto che un antivirus, da solo, non è una garanzia di sicurezza, come notavo in un recente articolo).

Una rapida indagine con whois indica che Francescone.com è registrato a nome di un venezuelano, Francisco Patron, che dichiara come indirizzo "1 av de los palos grande ed roxul piso 8, ofic 83, Caracas, dist. fed. 1081" e come indirizzo di e-mail "francmatavv@cantv.net". Il numero di telefono dichiarato è 00582122864755, ed è valido perlomeno nel suo prefisso internazionale (0058 è il prefisso del Venezuela) e nel prefisso della località (212 è Caracas). Questi sono dati pubblicamente disponibili in un elenco e pertanto la loro pubblicazione non viola le leggi sulla privacy.

Dall'indagine con whois risulta inoltre che Francescone.com è stato registrato per la prima volta pochi giorni fa, precisamente il 9 ottobre 2003, ed è pagato per un solo anno: tipici sintomi di un sito "mordi e fuggi", concepito per durare al massimo qualche mese e disseminare dialer in tutta la Rete.

Purtroppo, essendo il titolare del sito fuori dalla giurisdizione italiana (almeno sulla carta, visto che sembra conoscere bene l'Italia e la sua cultura televisiva), non serve granché denunciare il caso alla Polizia delle Telecomunicazioni. Non resta che fare opera di autodifesa, imparando a non fidarsi degli inviti degli sconosciuti.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031024-095. Antibufala Classic: il codice ACE ti ammazza il cellulare!

Questa newsletter (originariamente inviata per errore come numero 094) vi arriva gratuitamente grazie alle gentili donazioni di leozan e Pietro.Scia***.

Ha improvvisamente ripreso virulenza un vecchissimo appello-bufala riguardante i telefonini, secondo il quale "se vi arriva una telefonata sul cellulare dove sul display compare la scritta 'A CE-?'", si tratta di "un virus che cancella tutti i dati IMEI e IMSI e rende inutilizzabile la carta SIM e il cellulare stesso." Secondo l'appello, si tratta di "una notizia che arriva da Motorola e Nokia e la si può leggere anche sulla Homepage della CNN", cosa assolutamente non vera, come si può facilmente verificare visitando appunto il sito CNN.

La bufala tenta di acquisire autorevolezza grazie alla dicitura "Juergen Botzner Telecom Italia Mobile" in calce, ma è e rimane una classica bufala, in circolazione da anni: risale addirittura a maggio 1999, ed è sbufalata da tempo qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/telefonino_ace/telefonino_ace.htm

Va da sé che in quanto bufala, non va assolutamente diffusa.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031023-094. Rettifiche antibufala: La7 non ha abboccato

Diversamente da quanto segnalato inizialmente dal Servizio Antibufala, La7 NON ha abboccato alla foto del blackout. Numerosi lettori mi avevano segnalato che l'emittente televisiva La7, nel Meteo intorno alla mezzanotte tra il 20 e il 21 ottobre 2003, aveva mostrato come reale la falsa foto satellitare della notte del blackout.

Tuttavia si è trattata semplicemente di una piccola provocazione: io non ho visto il filmato, ma i lettori (caprinoguida) mi dicono che in realtà il presentatore del Meteo di La7, Paolo Sottocorona, ha mostrato l'immagine accompagnandola con un commento del tipo "non trovate che quest'immagine abbia qualcosa di strano?" e ha promesso dettagli per l'indomani.

Infatti il giorno dopo (21 ottobre 2003) Sottocorona ha spiegato la bufala.

Lo stesso Sottocorona mi ha simpaticamente scritto in proposito, dicendo che aveva visto l'immagine falsa che girava su Internet da un bel po', ma di essersi deciso a parlarne quando ha visto che Repubblica l'aveva pubblicata pari pari. Così, in una sorta di Servizio Antibufala televisivo, lunedì 20/10/2003 l'ha presentata come

"una foto 'molto particolare', 'molto suggestiva'...concludendo con 'bella, eh? ma vi torna proprio tutto? In caso, se avete dei dubbi, scrivete all'indirizzo tal dei tali, domani sera ne riparleremo...'. Mi sembrava chiaro che dubbi dovessero esserci, no? E ieri sera [21/10/2003] ho "rivelato" la bufala, producendo ovviamente una vera foto del 28 settembre: che altro si poteva fare?"

E cosi' Paolo Sottocorona si becca la Stelletta per Meriti Speciali del Servizio Antibufala.

Ho inoltre ricevuto un e-mail da Gianluca di Carlo (citato con il suo permesso), che dichiara di essere l'autore dell'immagine ritoccata. Secondo quanto mi scrive, non era assolutamente sua intenzione creare una bufala:

"Può sembrare un paradosso, ma quella foto non è una bufala, nel senso che sul mio sito dove è stata pubblicata [www.isoladelgransasso.it] c'è scritto 'Immagine del nostro stivale come sarebbe apparso visto dallo spazio la notte del black out'. Quindi molti hanno voluto forzare il significato della frase per creare uno scoop. E' chiaro ed evidente anche a persone poco esperte che quella immagine era una ricostruzione 'artigianale'...la mia intenzione non era creare un falso da spacciare per vero, ma un falso da spacciare per falso, come scritto sul mio sito."

Ciao da Paolo.


[IxT]20031022-093. Antibufala: donazioni di sangue per un ragazza a Novara

Con le solite variazioni tipiche degli appelli che circolano via Internet, il senso dell'appello è quello mostrato nell'esempio qui sotto. Ho omesso il nome della paziente per rispetto della privacy.

"Chiediamo cortesemente la collaborazione di tutti per aiutare una ragazza, [nome omesso per privacy] di Borgosesia, che ha 29 anni, si è sposata a luglio e ad agosto è stata ricoverata all'Ospedale Maggiore di Novara per un tumore al midollo osseo.

Ha bisogno di SANGUE del gruppo ZERO RH NEGATIVO (molto raro). E' possibile effettuare la donazione dalle 08.00 alle 10.30 a digiuno presso il Centro Avis dell'Ospedale Maggiore di Novara (telefonare comunque prima al Centro Trasfusionale 0321-3733302 aperto anche il primo sabato del mese).

Dovete specificare che la donazione è per [nome omesso per privacy].

Inutile dire che è importante ed urgente.

Grazie a tutti per la vostra disponibilità."

L'appello è una mezza bufala, nel senso che ha un fondo di verità ma è ingannevole. Pertanto _non_ va diffuso nella sua forma attuale. Soprattutto NON chiamate ulteriormente il numero di telefono citato nell'appello: è sbagliato.

Il 22/10/2003 ho telefonato al numero citato nell'appello. Come al solito, ho trovato persone esasperate dal bombardamento di centinaia di telefonate di persone che, avendo ricevuto l'appello, hanno chiamato per offrirsi come donatori. Il fiume di chiamate sta distogliendo il personale dal proprio normale lavoro, con tutte le conseguenze del caso.

Purtroppo l'appello contiene numerose inesattezze che lo rendono ingannevole se non addirittura dannoso. Ecco quello che mi hanno risposto:

-- Non sono stati loro a inviare l'appello.

-- Citare la paziente per nome e cognome è molto scorretto ed è una violazione della privacy.

-- Le condizioni della paziente non sono assolutamente da considerare urgenti. La paziente ha una patologia cronica, per cui richiede trasfusioni periodiche. La situazione è sotto controllo.

-- Non c'è alcun pericolo di carenza di sangue: l'Ospedale è perfettamente in grado di far fronte alle richieste.

-- Il numero di telefono citato non è quello giusto al quale rivolgersi per offrire una donazione di sangue nella zona di Novara.

-- Non sono accettabili donazioni fatte in favore di una singola persona.

-- In ogni caso, ogni donazione di sangue, di qualsiasi gruppo, è sempre ben accetta. Se volete donare, chiamate la segreteria AVIS di zona (quella di Novara ha il numero 0321-628.353) per informazioni.

L'appello ha iniziato a circolare a metà ottobre 2003. Purtroppo l'appello non è datato, per cui sembra sempre attuale anche a distanza di tempo. Temo quindi che continuerà a bersagliare le strutture sanitarie citate per mesi e anni. E' un ennesimo esempio di come sia imprudente diffondere appelli via Internet senza un minimo di cautela.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031021-092. Aggiornamenti antibufala

L'e-mail che sembra esservi arrivata per sbaglio e contenere un codice di accesso a un sito porno, nonché un addebito su carta di credito, ha cambiato alcuni dettagli. Ora non si tratta più del signor Turchetti, ma del signor Guiducci, ed è cambiato l'importo (ora è 45 euro) e il titolo del servizio, che ora è "Video Incontri con Amanti Viziose".

Anche la "password" (ammesso che si possa usare questo termine per indicare un codice di sole due cifre) è cambiata; idem dicasi per la fantomatica ditta erogatrice del servizio, che ora è la NetScope S.p.a. - DeLuxe Web Developer's Resource.

E' comunque la stessa truffa già descritta: il messaggio non vi è affatto arrivato per errore. E' una forma subdola di pubblicità al sito porno citato nel messaggio. Se lo visitaste, vi trovereste un dialer che vi riprogramma il numero di accesso a Internet, trasformandolo in un numero a pagamento. E' pertanto da evitare come la peste, proprio come la versione precedente. Attendetevi ulteriori varianti sul tema.

L'indagine antibufala aggiornata è presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/spam/turchetti.htm

Anche La7 abbocca alla foto del blackout. Numerosi lettori mi hanno segnalato che l'emittente televisiva La7, nel Meteo di ieri (verso la mezzanotte tra il 20 e il 21 ottobre), hamostrato come reale la falsa foto satellitare della notte del blackout. Pare sia stato anche dato un indirizzo di e-mail ( meteo@la7.tv) per discutere di quella foto. Se volete fargli sapere come stanno le cose, accomodatevi...

L'indagine antibufala aggiornata (compresa la figuraccia di Repubblica) è presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia_foto/foto_del_blackout.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]20031021-091. Libero.it diventa meno libero

Questa newsletter vi arriva gratuitamente grazie alle gentili donazioni di dani_andrea e fioit.

Non è una bufala, anche se molti lettori l'hanno sospettato: da novembre, la posta di Libero.it sarà utilizzabile gratuitamente soltanto se si accettano alcune nuove limitazioni.

La più importante è che per continuare a gestire la posta di una casella @libero.it, @inwind.it, @iol.it, @blu.it usando un programma di posta (client), tipo Eudora o Kmail o Outlook per intenderci, bisognerà scegliere se pagare oppure collegarsi a Internet usando i numeri di accesso di Libero.it.

In alternativa, si può continuare a gestire la propria posta gratuitamente accedendo a Internet da altri provider, a patto di usare la webmail di Libero.it.

Libero.it l'ha comunicato ufficialmente a tutti i propri abbonati, e se ne parla dappertutto in Rete:

http://www.zeusnews.it/news.php?cod=2453

http://punto-informatico.it/p.asp?i=45638

Questa è chiaramente una novità scomoda, specialmente per chi ha indirizzi di e-mail presso vari provider ed è abituato a poter scaricare e inviare posta da qualunque indirizzo a prescindere dal provider usato per collegarsi. Vorrei chiarire e ribadire che contrariamente ad alcune voci circolanti in Rete, non è vero che da novembre bisogna per forza pagare per avere una casella su Libero.it. Si può continuare ad averla gratis: basta raggiungerla usando un accesso fornito da Libero.it.

L'annuncio ha suscitato parecchia indignazione, ma è perfettamente lecito da parte di Libero cambiare le condizioni di fornitura del servizio, per cui c'è poco da lamentarsi. Ciò che prima era gratis (o meglio, offerto in perdita a scopo promozionale) ora non lo è più, tutto qui. La festa dell'Internet gratis è finita, si è visto che non è economicamente sostenibile, per cui mettiamoci il cuore in pace.

Quanto sia furba questa scelta di Libero.it è ancora da vedere. Si preannunciano defezioni in massa, per cui è possibile che la decisione si riveli una zappata sui piedi per il provider. E' per motivi come questo che suggerisco da tempo di procurarsi un indirizzo virtuale (come il mio, acquistato presso Pobox.com): così quando ci tocca cambiare la casella di posta reale, quella virtuale non cambia e non dobbiamo comunicare la variazione a nessuno.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031020-090. Antibufala: i caldi incontri del signor Turchetti

Questa newsletter vi arriva gratuitamente grazie alle gentili donazioni di roger62 e carlo-beol**.

Numerosi lettori mi hanno segnalato di aver ricevuto uno strano messaggio apparentemente non indirizzato a loro ma a un certo signor R. Turchetti. Il messaggio parla di un addebito mensile su carta di credito di 65 euro che consente l'accesso al servizio "Caldi incontri". Vi suona familiare?

Niente panico, nessuno vi ha addebitato alcunché sulla carta di credito, e non state ricevendo per sbaglio un e-mail indirizzato a quel depravato del signor Turchetti. E' spam: una forma di pubblicità a un sito porno. L'idea è di colpire con un messaggio pubblicitario che rimanga impresso, e in questo senso l'operazione è riuscita. E' una trovata psicologica decisamente più originale rispetto alle solite reclame di siti porno che ci intasano le caselle di posta.Ricevete il messaggio, la cosa vi inquieta, ne parlate in giro, magari date un'occhiata al sito pensando di poterlo visitare a scrocco usando la password del signor Turchetti... insomma pubblicità, pubblicità, pubblicità.

La cosa più importante è non visitare il sito citato nel messaggio.

Un lettore, wvdb, ha tentato di contattare il mittente, che risulta sconosciuto (user unknown). Ha inoltre scoperto che il sito contiene un "dialer", uno di quei famigerati programmi che si scaricano o addirittura si autoinstallano (se usate sistemi operativi vulnerabili come Windows insieme a Internet Explorer) e vi cambiano il numero di telefono usato per collegarsi a Internet, sostituendolo con un numero a pagamento. Il risultato è che vi collegate a Internet apparentemente come prima, magari riuscite anche a scaricare i "servizi" forniti dal sito, ma intanto ricevete in bolletta un addebito fantastilionario.

Per farla breve: cancellare quest'immondizia e non lasciatevi tentare dall'idea di visitare il sito reclamizzato. Da evitare come la peste.

L'indagine antibufala è a vostra disposizione presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/spam/turchetti.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]20031017-089. Repubblica sbufalata

Grazie a tutti coloro che mi hanno inviato a tempo di record una scansione della pagina 28 di Repubblica di oggi che mostra una presunta foto dell'Italia vista da satellite durante il grande blackout. Che è guarda caso la stessa sbufalata qualche giorno addietro dal Servizio Antibufala qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia_foto/foto_del_blackout.htm

Ho telefonato adesso a Repubblica, redazione di Roma, e ho detto loro che si tratta di una bufala.

Pausa di imbarazzo. "Ah. Grazie". Abbiamo sfogliato insieme la mia pagina antibufala che documenta la loro figuraccia.

Insomma, per l'ennesima volta uno dei quotidiani più letti d'Italia pubblica, senza la benché minima verifica, una foto che ha sicuramente pescato da un sito inaffidabile di Internet. Un altro esempio luminoso di affidabilità del giornalismo italiano. Viene da chiedersi quante altre bufale ci rifilino.

Pubblicheranno una rettifica? Diranno chi li ha avvisati della gaffe? Accetto scommesse.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031017-088. Attivissimo.net colpito dal blackout; Repubblica pure

Scusate il "messaggio di servizio", ma volevo giusto avvisarvi che sono già al corrente che il mio sito www.attivissimo.net è inaccessibile, per cui non occorre che mi avvisiate.

Il provider che lo ospita ha fatto un "piccolo errore" di configurazione, tagliando l'accesso a tutti i suoi clienti. Non faccio nomi per decenza, ma sappiate che una volta tanto non si tratta di Telecom. Il sito dovrebbe tornare disponibile a breve.

Già che ci siamo, mi sono arrivate numerose segnalazioni secondo le quali Repubblica (il giornale, non il sito) avrebbe pubblicato oggi, a pagina 28, la foto-bufala del blackout italiano. Qualcuno può mandarmi un'immagine della pagina? Uscirei a comprarne una copia, ma abitando in Inghilterra la cosa sarebbe un po' impegnativa...

Grazie e ciao da Paolo.


[IxT]20031017-087. Antibufale aggiornate

Ci sono vari aggiornamenti ad alcune indagini antibufala di qualche tempo addietro.

A proposito dell'appello sugli stipendi dei parlamentari, stavolta sull'Espresso di questa settimana c'è davvero un articolo come dice l'appello (che però risale a luglio 2000 (bufala profetica?). Ma le cifre citate non confermano affatto l'appello in circolazione.

http://www.attivissimo.net/antibufala/stipendi_parlamentari/stipendi_parlamentari.htm

Continuano ad arrivarmi segnalazioni di SMS che dicono che avete vinto un premio senza aver fatto nulla e vi invitano a chiamare un numero per ritirarlo. C'è di mezzo un sito nuovo, rispetto all'indagine antitruffa precedente: ora il sito si chiama www.gspuk.org invece di nosms.com, ma dietro c'è la stessa Global Spam Protect, che non sembra esattamente offrire "protezione" contro lo spam sui cellulari.

http://www.attivissimo.net/antibufala/nosms/nosms.htm

Pare proprio che le associazioni di consumatori si siano sbagliate quando dicevano che spettano 25,82 euro di rimborso per il grande blackout. Un lettore ha inviato la raccomandata: ecco la risposta dell'Enel.

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia/rimborso_enel.htm

"Vuoi davvero guadagnare con Internet?" La truffa della piramide di denaro cambia nome: ora non è più "MLM American System", ma "Arcobaleno",e si camuffa da "proposta di telelavoro". In mezzo c'è sempre il nome del fantomatico Claudio Tommasi, e naturalmente il raggiro non cambia.

http://www.attivissimo.net/antibufala/mlm/mlm.htm

Questi aggiornamenti, e questa newsletter, vi arrivano grazie alle gentili donazioni di flopat e marco_faustin*****.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031017-086. Usi Windows? E' tempo di patchare. Di nuovo.

Cinque nuove falle nel software Microsoft: quattro sono classificate come "critiche" e una come "importante". Interessano praticamente tutte le versioni di Windows a vario titolo. Il relativo comunicato ufficiale di Microsoft, in italiano, è disponibile presso

http://www.microsoft.com/italy/security/security_bulletins/20031015_windows.asp

Ci sono anche altre due falle, ma interessano soltanto a chi usa Exchange Server:

http://www.microsoft.com/technet/treeview/default.asp?url=/technet/security/bulletin/MS03-046.asp

http://www.microsoft.com/technet/treeview/default.asp?url=/technet/security/bulletin/MS03-047.asp 

Per dare un'idea dei rischi comportati da queste falle, alcune di esse consentono (come al solito) a un aggressore di iniettare il software che gli pare nel vostro computer (se usa Windows non aggiornato) semplicemente inducendovi a visitare un sito Web o mandandovi un e-mail in formato HTML (io lo dico sempre, che l'HTML nell'e-mail e' MALE). Il software iniettato può fare sostanzialmente qualsiasi cosa: giusto per fare qualche esempio, può spiarvi in silenzio, alterare o cancellare i vostri file, o trasformare il vostro computer in rampa di lancio per invii di spam o virus.

Non prendete sottogamba la situazione: queste falle verranno sicuramente sfruttate da qualche attacco informatico prossimo venturo. Quindi eseguite subito Windows Update, preferibilmente dopo aver fatto una copia di sicurezza dei vostri dati e del vostro software, così se per caso l'aggiornamento non funziona correttamente potete tornare indietro.

Gli utenti Linux e Mac, naturalmente, sono dispensati dall'incombenza.

Ciao da Paolo.

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di bettalampe ed enrico.camasch****.


[IxT]20031016-085. Sistemi anticopia, siamo alla farsa (e altri miei deliri)

Non bastava il sistema anticopia che si scavalca usando un pennarello, ora arriva quello che si aggira usando il tasto Shift (quello delle maiuscole). C'è poco da ridere. Se volete, ho scritto un articoletto per Apogeonline in proposito:

http://www.apogeonline.com/webzine/2003/10/15/01/200310150101

E se questo mio delirio digitale non vi basta, PC Facile ha pubblicato una mia intervista su vari temi proposti dai visitatori del sito: si va da SCO alla nostalgia per la Rete che fu a come indago sulle bufale. La trovate qui:

http://pc-facile.com/news.php?n=12599

E se neppure questo vi basta e vi serve un'overdose del sottoscritto, potete udire la mia melodiosa voce nel nuovo archivio dei servizi che ho preparato per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana:

http://www.attivissimo.net/rtsi/indice-rtsi.htm

I file sono in formato MP3 scaricabile e in streaming Real Audio.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031011-084. Antibufala: i taiwanesi mangiano i bambini!

Circola da parecchio tempo una serie di foto, spesso raggruppate in una presentazione PowerPoint, che "dimostrano" che a Taiwan si possono comperare negli ospedali feti o neonati morti, a 50-70 dollari l'uno, considerati una prelibatezza da consumare nei ristoranti.

Le foto che accompagnano l'accusa agghiacciante mostrano una signora orientale che adocchia in un negozio un vasetto che sull'etichetta sembra mostrare un cervello. C'è poi una foto di un corpulento signore orientale che affetta quello che sembra essere un cervello, e seguono tre foto decisamente impressionanti: mostrano lo stesso signore che lava al lavandino di cucina quello che sembra essere un feto o un neonato, poi lo porta a tavola su un vassoio e se lo sgranocchia.

In realtà è una bufala: i taiwanesi non c'entrano nulla, e mangiare neonati non è affatto una pratica diffusa in quella lontana isola. Il cannibalismo è illegale anche lì, come in praticamente tutti i paesi del mondo, come confermato dalla smentita ufficiale del governo taiwanese. Dietro a queste immagini c'è un artista d'avanguardia cinese (non taiwanese).

L'indagine antibufala completa è disponibile presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/cinese_mangiabambini/cannibale.htm

Per prudenza, non ho incluso le foto più raccapriccianti direttamente nell'indagine, ma in un link separato sul quale occorre cliccare per visualizzarle.

Grazie ad alessandro, i.leone, decib, federico per le donazioni che hanno reso possibile quest'indagine.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031008-083. Antibufala: foto satellitari del blackout

Sta circolando in Rete una fotografia

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia_foto/blackout.jpg

che viene spacciata per un'immagine satellitare dell'Italia nella notte fra il 27 e il 28 settembre 2003. In realtà la foto è un grossolano fotoritocco di un'autentica immagine dallo spazio: i pixel dell'immagine sono stati copiati e incollati brutalmente nella zona dell'Italia. Lo si nota in particolare nella zona alpina e padana: si ripetono le stesse disposizioni di pixel, sintomo tipico di una porzione d'immagine copiata e incollata più volte.

Inoltre non è possibile che tutta l'Europa sia completamente priva della benché minima nuvola, come mostra invece la foto-bufala. La foto satellitare originale ritoccata per ottenere la foto-bufala è infatti il risultato di un "collage" di numerose foto notturne scattate in giorni diversi: non ritrae l'Europa in un singolo istante preciso. L'originale proviene da

http://www.fourmilab.ch/cgi-bin/uncgi/Earth

ed è disponibile in copia presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia_foto/originale_non_ritoccato.jpg

Infine, la foto-bufala non può essere autentica perché durante la notte del blackout gran parte dell'Italia era coperta di nubi, come mostrato dalle immagini Meteosat:

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia_foto/meteosat.jpg

Ma ci sono foto satellitari autentiche del blackout italiano? E' possibile che ci sia qualche immagine autentica delle porzioni dell'Italia non coperte da nubi in quella notte, ma per il momento non ne ho trovate. Non basta un'immagine satellitare qualsiasi, perché i normali satelliti non sono progettati per catturare la luce dell'illuminazione artificiale urbana. Ci vuole una tecnologia un po' particolare, come l'Operational Linescan System (OLS) del Defense Meteorological Satellite Program (DMSP), che è per la precisione una rete di satelliti, progettata in origine per catturare la luce della Luna riflessa dalle nubi. L'aviazione USA scoprì che questi satelliti erano abbastanza sensibili da captare le luci delle città nelle notti senza luna, permettendo di realizzare queste immagini dell'Europa e del mondo componendo numerose riprese effettuate durante vari noviluni:

http://science.nasa.gov/headlines/y2000/ast15nov_1.htm.

Uno dei siti del DMSP è

http://dmsp.ngdc.noaa.gov

Una bellissima panoramica dell'intero pianeta illuminato di notte, realizzata dal DMSP, è disponibile presso

http://antwrp.gsfc.nasa.gov/apod/image/0011/earthlights_dmsp_big.jpg

Il DMSP è lo stesso sistema che ha realizzato le spettacolari immagini del grande blackout statunitense di ferragosto 2003. Dato che i suoi satelliti percorrono un'orbita polare che fa loro sorvolare l'intera superficie terrestre due volte al giorno, è possibile che abbiano fotografato qualcosa del blackout. Ho scritto alla NOAA, l'ente che gestisce il DMSP; riferirò la loro risposta in questa newsletter.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031008-082. Arriva OpenOffice.org nuovo, finalmente funziona

Questa newsletter vi arriva grazie alla gentile donazione di avvfrancof****i.

E' disponibile per lo scaricamento la nuova versione 1.1 di OpenOffice.org (per ora in inglese, tra poco anche in italiano), il sostituto libero e gratuito di Microsoft Office. A differenza delle pesanti versioni precedenti, questa finalmente funziona; come le versioni precedenti, è disponibile sia per Windows, sia per Linux. E' compatibile con lo StarOffice di Sun, il pacchetto a pagamento che è a disposizione gratuita di tutte le scuole italiane. Legge e scrive anche benino i formati di Microsoft Office.

Se vi interessa la recensione completa, con i pro e i contro di questo nuovo pacchetto, la trovate qui:

http://www.apogeonline.com/webzine/2003/10/08/01/200310080101

Ciao da Paolo.


[IxT]20031004-081. Ottobre, andiamo, è tempo di patchare

Questa newsletter vi arriva grazie alla gentile donazione di d.febbo.

Se usate Internet Explorer o comunque l'avete installato nel vostro computer, cosa pressoché inevitabile se usate Windows, è di nuovo tempo di scaricare e installare al più presto un aggiornamento di sicurezza. C'è infatti in Internet Explorer una falla, descritta in dettaglio (in inglese) qui:

http://vil.nai.com/vil/content/v_100719.htm

e in dettaglio ancora maggiore (sempre in inglese) qui:

http://www.ntbugtraq.com/default.asp?pid=36&sid=1&A2=ind0310&L=ntbugtraq&F=P&S=&P=2169

che consente di farvi credere ad esempio di star visitando Google quando in realtà state visitando un sito pirata e quindi state affidando al pirata eventuali password e dati personali che immettete nella pagina che compare. Per infettarsi, è sufficiente che un utente Internet Explorer visiti una pagina Web appositamente confezionata o visualizzi con Internet Explorer un e-mail o messaggio di newsgroup. La falla è già utilizzata da almeno due "virus" (più propriamente "trojan", dato che non si autoreplicano), denominati QHosts-1 e Backdoor AZV; quest'ultimo è descritto presso

http://vil.nai.com/vil/content/v_100723.htm

Fra i vari sintomi d'infezione c'è la creazione di un file "hosts" che redirige nomi di siti molto noti (ad esempio google.com, altavista.com) all'indirizzo IP del pirata, 207.44.220.30 (che al momento in cui scrivo è irraggiungibile). Il secondo trojan tenta di connettersi a hackarmy.tk. Fra le "esche" usate per infettare le vittime, un'icona di un busto femminile in reggiseno e le parole "Christina Aguilera" nel nome di un falso salvaschermo.

Lo scopo di questi trojan, a quanto pare, non è causare danni al vostro computer, ma usarlo come trampolino per attacchi informatici, di cui sembrerete voi il colpevole. La segnalazione proviene da The Inquirer:

http://www.theinquirer.net/?article=11929

Aggiornate pertanto il vostro antivirus e scaricate e installate la patch di correzione di Internet Explorer, disponibile presso Microsoft:

http://www.microsoft.com/security/security_bulletins/ms03-040.asp

E' interessante notare che questa falla era stata già "corretta", in teoria, da una patch precedente (la MS03-032), che però in realtà si è dimostrata inefficace, come dichiarato presso Network Associates:

http://vil.nai.com/vil/content/v_100719.htm

Come consueto, questa falla affligge soltanto gli utenti Windows. Un altro passo avanti lungo la strada del "trustworthy computing", l'informatica di cui fidarsi. Come no.

A proposito, ho aggiornato la Galleria dei Wincrash con le perle più spettacolari inviate dai lettori:

http://www.attivissimo.net/security/wincrashes/galleria_crash3.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]20031003-080. Antibufala: ancora sul rimborso per blackout

C'è un aggiornamento all'indagine antibufala sugli appelli delle associazioni di consumatori che invitano a chiedere il rimborso di 25,82 euro per il blackout, come descritto qui:

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia/rimborso_enel.htm

Gli appelli in circolazione continuano a non essere bufale, nel senso che gli indirizzi Web citati nei vari appelli portano effettivamente a pagine dei siti di associazioni di difesa dei consumatori che sostengono sia possibile ottenere un rimborso. Ma questo non garantisce che il rimborso sia davvero ottenibile: l'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas, per esempio, dice di no.

Il 2 ottobre 2003 l'ENEL ha pubblicato sul proprio sito un comunicato stampa (http://www.enel.it/eneldistribuzione/vari/comunicato.pdf) che sostiene che "gli indennizzi non sono previsti nei casi in cui il superamento dei tempi massimi sia dovuto a forza maggiore o a responsabilità di terzi (articolo 23.2)" e che "la deliberazione dell'Autorità n. 202/99 (oggi delibera 155/02)... non prevede indennizzi automatici per gli utenti a fronte di singoli eventi di interruzione." Il comunicato dice che gli indennizzi hanno lo scopo di evitare che ci siano interruzioni troppo lunghe e frequenti, non quello di rimediare ai danni causati dal singolo blackout lungo: "per questo motivo dalla regolazione della deliberazione n. 202/99 sono escluse le interruzioni aventi origine sulla rete di trasmissione nazionale (come il blackout del 28 settembre)...". Il comunicato prosegue poi facendo una prolissa distinzione fra "blackout sulle reti di trasmissione internazionale e nazionale" e le "interruzioni di distribuzione", affermando che "attualmente per le interruzioni dovute a blackout della rete di trasmissione non sono previsti indennizzi automatici".

Avete capito? Poveri noi mortali, che pensavamo che esistesse un solo tipo di blackout: quello dove manca la corrente. Ma scopriamo ora che ci può essere un blackout di serie A e un blackout di serie B. Il buio è pesto lo stesso e la roba in frigorifero si butta comunque, ma in un caso il fornitore del servizio elettrico rimborsa, nell'altro no. E per una mirabile coincidenza, il 28 settembre scorso è capitato un blackout di quelli che non prevedono il rimborso. Una coincidenza che sicuramente ci lascia tutti elettrizzati.

Chi ha ragione? Non lo so; mica sono un avvocato. Una cosa è certa: se non si tenta di richiedere il rimborso come spiegato sui siti delle associazioni di difesa dei consumatori, non c'è alcuna speranza di ottenerlo. Perlomeno inviare la richiesta di rimborso è un modo tangibile per dimostrare la propria insoddisfazione verso il sistema di fornitura elettrica nazionale. Prima di inviare il modulo di richiesta di rimborso, se decidete di farlo, controllate naturalmente il vostro contratto di fornitura, e controllate che l'interruzione nella vostra zona abbia effettivamente superato i 90 minuti.

Ciao da Paolo.


[IxT]20031003-079. Antibufala: il "pacco" postale da 10,33 euro

Questa newsletter vi arriva grazie alla gentile donazione di esse.a.

Solitamente non mi occupo di truffe di questo genere, ma faccio un'eccezione perché la segnalazione del caso specifico dell'"assegno-remboursement" sta diffondendosi via e-mail come una catena di sant'Antonio. Il testo più ricorrente avvisa di stare in guardia a proposito di "un plico proveniente da 'Incass.Comunale dei Contribuenti - Via Piave 61 - Roma' contenente 'Documenti Importanti - Assegno Remboursement'" che vi potrebbe consegnare il postino.

L'appello esorta a "non ritirarlo perchè NON si tratta di un rimborso fiscale o cose del genere ma soltanto cartaccia. Il problema sta nel fatto che la busta viene consegnata direttamente dal postino che richiede il PAGAMENTO di 10,33 euro. E' una truffa segnalata da Altroconsumo."

E in effetti, una volta tanto, un appello che circola non è una bufala. Altroconsumo l'ha effettivamente segnalata a settembre 2003, a sua volta su segnalazione dell'Agenzia delle Entrate, la cui Direzione Regionale della Lombardia ha pubblicato un comunicato, datato 25 luglio 2003, a proposito di questa truffa (http://webdre.finanze.it/Comunicati/PlicoFrodeContrib.htm).

Il fatto che abitualmente il Fisco non si rivolge ai contribuenti scrivendo in francese (preferendo l'ostrogoto o il burocratese) dovrebbe mettere subito in allarme il destinatario, ma abituati come siamo a pagare e subire può darsi che qualcuno abbocchi, allettato dall'idea di un miracoloso "rimborso" celato dietro il "remboursement". Come consiglia Altroconsumo, "se vi arriva un plico di questo genere, non pagate e non ritiratelo. In caso siate già caduti nella trappola, segnalate al più presto la truffa in procura o alla polizia postale."

Stando al comunicato dell'Agenzia delle Entrate, inoltre, il "documento importante" contenuto nella busta è "privo di valore economico, tratto da un sito Internet effettivamente esistente, i cui curatori si dicono del tutto estranei all'iniziativa."

Questa è soltanto una delle tante truffe basate sul medesimo meccanismo: un documento che proviene da un mittente il cui nome ingannevolmente somiglia a quello di un'autorità e che contiene un bollettino di pagamento oppure, come in questo caso, è spedito in contrassegno. In guardia, dunque, anche contro le inevitabili varianti future!

Ciao da Paolo.


[IxT]20031002-078. Antibufala: rimborsi per il blackout; chiude la chat Microsoft

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di esssa, giuseppe.ga**o, sandro.falesc***i, inoigna0, maury e tilly.

Dopo il disastroso blackout del 28 settembre 2003, circolano vari appelli accomunati dall'idea che si possa chiedere un rimborso per l'interruzione del servizio sulla base di una clausola del contratto di fornitura. Non è una bufala: gli indirizzi Web citati nei vari appelli portano effettivamente a siti di associazioni di difesa dei consumatori, e in particolare a loro pagine dedicate al grande blackout che citano una "Carta del Servizio Elettrico" dell'ENEL. Questa "Carta", secondo le versioni citate dai vari siti, prevede effettivamente un rimborso di 50.000 lire (25,82 euro) ad ogni titolare di contratto elettrico in caso di interruzioni superiori ai 90 minuti. E non vi è dubbio che lo storico blackout sia durato ben più di 90 minuti.

Le associazioni di difesa dei consumatori citate negli appelli che circolano in Rete non sono le sole a sostenere la risarcibilità: come riferito da un comunicato del Codacons (http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=4163), l'Intesa dei consumatori, che riunisce Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, ha pubblicato sui siti di tutte queste associazioni (http://www.intesaconsumatori.it, http://www.adoc.org, http://www.adusbef.it, http://www.codacons.it e http://www.federconsumatori.it) un modulo per richiedere il rimborso.

Il Codacons e le altre associazioni sostengono infatti che "in base... alle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas n. 201/99 e 220/02, in casi come quello avvenuto domenica scorsa [28 settembre 2003] è previsto un indennizzo automatico a favore dell’utenza, direttamente accreditato in bolletta." Sempre stando alle associazioni, anche se si accertasse che l'evento è stato dovuto ad una causa di forza maggiore, l'indennizzo sarebbe dovuto ugualmente in base all'art.23 sempre della delibera 220/02.

L'invito a richiedere il rimborso, insomma, sembra avere basi legali solide. Questo, come ben sappiamo, non garantisce affatto che il rimborso ci sarà; stranamente c'è sempre qualche arzigogolo legale che fa capolino. Una cosa è certa: se non si richiede il rimborso come spiegato sui siti delle associazioni di difesa dei consumatori, non c'è alcuna speranza di ottenerlo.

Per farla breve: l'appello non è una bufala, ma questo non garantisce automaticamente il rimborso. Staremo a vedere!

Nel frattempo, l'indagine completa è a vostra disposizione presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/blackout_italia/rimborso_enel.htm

A proposito di blackout, molti di voi mi hanno scritto chiedendo se esistono foto da satellite dell'Italia durante il blackout, simili a quelle spettacolari del grande blackout statunitense. Ho fatto qualche ricerca, ma per quel che ne sono non ce ne sono: le foto Meteosat della grande notte buia, fra l'altro, indicano che il cielo italiano fra il 27 e il 28 settembre 2003 era assai nuvoloso, per cui quand'anche ci fossero immagini da satellite, non si vedrebbe granché. In ogni caso, se scoprite qualcosa, fatemelo sapere!

__Chiude la chat Microsoft, salvi bambini e portafogli__

Ho scritto un articoletto di indagine sui veri motivi che stanno dietro la chiusura delle aree chat di Microsoft in tutta Europa. Come forse avrete sospettato, c'entra più il contenimento dei costi che la tutela dei minori. Dettagli, cifre e conseguenze della chiusura, annunciata per il prossimo 14 ottobre, sono qui:

http://www.apogeonline.com/webzine/2003/10/01/01/200310010101

Ciao da Paolo.


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