Internet per Tutti - Newsletter gratuita

Raccolta degli articoli di maggio 2004

(C) 2004 Paolo Attivissimo. Distribuzione libera alle condizioni indicate presso http://www.attivissimo.net/nl/norme_distribuzione.htm.

La newsletter Internet per tutti è inviata gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta e non contiene pubblicità. Se volete sostenerla, sono sempre ben accette le donazioni tramite PayPal o più semplicemente tramite una eurobanconota in una busta indirizzata a: Paolo Attivissimo – 250 Stockton Lane – York YO31 1JQ – Regno Unito (GB). Ebbene sì, abito in Inghilterra. Dettagli e istruzioni sono presso http://www.attivissimo.net/donazioni/donazioni.htm.

Nota: I link non vengono aggiornati o verificati dopo la pubblicazione dell'articolo, per cui è probabile che siano obsoleti e/o non funzionanti.


[IxT]2004_05_21 - 067. Prossime date in Italia: Genova, Ovada, Milano, Rimini

Nei prossimi giorni sarò un po' in giro per l'Italia, per cui se vi va di trovarci per fare due chiacchiere, date un'occhiata alla scaletta che segue.

Se intendete partecipare a uno o più di questi incontri, contattate gli organizzatori agli indirizzi indicati sempre qui sotto per informarli, affinché possano pianificare grosso modo le presenze.

__24 maggio 2004__

Genova, ore 18.30-21.30 circa, Sala "Ce.Li.Vo." dello StarHotel di Corte Lambruschini (3 minuti a piedi dalla stazione di Genova Brignole). Incontro aperto a tutti, organizzato da Web4unity e intitolato "Internet per tutti: un'idea possibile?". Tema: Comunicazione e comunità in Rete, uso efficace e sicuro dell'e-mail, bufale e formati aperti. Sarò co-relatore con Markus Wiedemeier (responsabile italiano del team di Pegasus Mail). Dettagli presso il sito di Web4unity:

http://www.web4unity.net


__25 maggio 2004__

Ovada (AL), ore 16.30-19.30 circa, Teatro Splendor, via Buffa. Incontro aperto a tutti, organizzato dall'Associazione culturale e Banca del Tempo "L'Idea". Presentazione-anteprima del mio libro "L'acchiappavirus" e chiacchiere in libertà sui temi della sicurezza e della privacy in Rete. Per informazioni, contattate Enzo Ferrando presso

enzoeffe@tin.it


__26 maggio 2004 (da confermare)__

Milano, ore 15.00, Politecnico di Milano Leonardo, dipartimento elettronica e informazione. Giornata delle Libertà Digitali. Informazioni:

http://www.poul.org/gld.php


__27 maggio 2004__

Rimini, ore 15.30-20.00, Sala del Buonarrivo - Corso d'Augusto, 231. Incontro aperto a tutti intitolato "Linux & Open Source per tutti - Installo Open Source e vivo felice lo stesso". Io sarò moderatore: gli ospiti saranno Francesco Potortì (Associazione Software Libero), Alessandro Baretta (imprenditore dedicato al software libero), Pier Luigi Tolardo (Zeus News), Simone Vellei, Be-ware e Accademia Informatica. Patrocinio del Comune di Rimini. Informazioni:

info@beeware.it

info@accademiainformatica.info

http://www.accademiainformatica.info/nuovo/eventi.php


__28-29-30 maggio 2004__

Sarò a Bellaria (Rimini) alla Sticcon (il raduno annuale dei fan di Star Trek)

http://www.stic.it/sticcon_main.html

per divertirmi un po' e fare da interprete per alcuni degli attori della serie. Non è una mia apparizione formale (come se le altre lo fossero), ma è comunque un'occasione per incontrarvi e fare due chiacchiere.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_19 - 066. Decreto Urbani passato, rinunciamo all'ADSL?

E così nonostante tutto il decreto Urbani è passato, oltretutto nella sua forma peggiore, con conseguenze penali anche per il privato che scarica da Internet opere vincolate dal diritto d'autore senza alcuna intenzione di vendere ciò che ha scaricato. La legge infatti parla di "profitto", e questo termine giuridicamente include anche il risparmio derivante dal fatto di non dover acquistare il film originale.

http://www.senato.it/bgt/ShowDoc.asp?leg=14&id=00100895&tipodoc=Ddlpres&modo=PRODUZIONE

http://punto-informatico.it/p.asp?i=48267

Urbani promette che le storture della legge verranno corrette prossimamente, ma non posso trattenermi dal fare una semplice domanda: ma era davvero così difficile aggiustare la legge *prima* di vararla? Che razza di modo di lavorare e', quello di spingere (e oltretutto con urgenza) leggi che lo stesso promotore riconosce essere difettose, rimandando le correzioni a dopo? Fare le cose subito giuste e' troppo difficile per certe menti sublimi?

E' come se un'impresa costruisse una casa dimenticandosi le scale e dicesse "tranquilli, non c'e' problema, alle scale ci pensiamo dopo". Patetico.

E non si puo' neanche fare spallucce dicendo che e' colpa del governo in carica. L'opposizione ha in gran parte scelto l'astensione invece del voto contrario. Complimenti a tutti gli attori della sceneggiata.

Non stupisce che di fronte a queste scenette demenziali molti utenti inferociti stiano pensando di ritirarsi da Internet e chiudere ADSL e simili. Ma ci penserei un momento prima di fare una scelta del genere: forse fareste proprio il gioco dei liberticidi. Se volete sapere perché, date un'occhiata all'articoletto che ho scritto per Apogeonline:

http://www.apogeonline.com/webzine/2004/05/19/01/200405190101

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_13 - 065. Googlebomba per Urbani

La reazione degli utenti di Internet alle nuove stravaganze legislative italiane riguardanti Internet, accennate nella newsletter precedente, non si è fatta attendere ed è arrivata sotto forma di "googlebombing", ossia la manipolazione non violenta e non intrusiva dei meccanismi di ricerca di Google.

Digitate "incapace" in Google.it e scoprirete chi è il bersaglio dello sberleffo della Googlebomba.

Per la spiegazione dei meccanismi di una Googlebomba:

http://www.attivissimo.net/antibufala/googlebush/miserabile_fallimento.htm

Ringrazio Dectalk per la segnalazione.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_13 - 064. Deposito legale obbligatorio per i siti Web?

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "dagghito", "ebay" e "cesarec".

Sta facendo molto discutere una legge che apparentemente richiede il deposito legale obbligatorio di una copia di tutti i siti Web. Una delle prime segnalazioni è giunta da un articolo di PC Self:

http://www.pcself.com/primopiano/04/05/0015.html

L'idea è talmente balzana che molti l'hanno presa per una bufala o per un pesce d'aprile decisamente stantio. Purtroppo la legge citata dall'articolo esiste realmente: è la legge 106/2004 del 15 aprile 2004, intitolata "Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all'uso pubblico" e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del 27 aprile 2004 e in vigore dal 12/5/2004 (cercate sotto "Serie Generale"):

http://www.gazzettaufficiale.it/

Il testo è reperibile anche qui:

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04106l.htm

In estrema sintesi, la nuova legge prevede un deposito obbligatorio, denominato "deposito legale", dei "documenti destinati all'uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l'ascolto e la visione, qualunque sia il  loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione". Lo scopo è "costituire l'archivio nazionale e regionale della produzione editoriale".

Rientrano nell'obbligo i documenti "prodotti totalmente o parzialmente in Italia, offerti in vendita o altrimenti distribuiti e comunque non diffusi in ambito esclusivamente privato". Sono inclusi anche i documenti pubblicati su Internet, e in particolare " q) documenti diffusi su supporto informatico; r) documenti diffusi tramite rete informatica". E mi sembra abbastanza plausibile che un sito Web sia un "documento", essendo composto da pagine, testo e immagini esattamente come un libro.

Fra i soggetti obbligati ci sono anche "l'editore o comunque il responsabile della pubblicazione, sia persona fisica che giuridica" e "il produttore o il distributore di documenti non librari o di prodotti editoriali similari". Quindi il testo della legge sembrerebbe indicare che tutti, ma proprio tutti, debbano depositare copia dei propri siti Web. Sembrerebbero compresi anche i siti amatoriali che contengono semplicemente testi personali, blog e foto del proprio gatto.

Chi non rispetta la legge "è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria pari al valore commerciale del documento, aumentato da tre a quindici volte, fino ad un massimo di 1.500 euro."

Panico generale? Nuovo decreto Urbani? Non è detto. Ci sono infatti due considerazioni che, pur non essendo io esperto in legge, mi inducono a non agitarmi più di tanto.

La prima è che l'articolo 5 prevede un regolamento attuativo, da emanare "entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge", che verrà redatto dopo aver consultato "le associazioni di categoria interessate" (almeno così dice la legge). Questo regolamento definirà le modalità di applicazione pratica della legge e, cosa più importante, "i casi di esonero totale o parziale dal deposito dei documenti". Quindi esiste già nell'impianto della legge la possibilità che il regolamento dica che i siti amatoriali sono esonerati.

Fra l'altro, il problema non riguarda soltanto i siti amatoriali: riguarda anche le aziende, i cui siti offrono "documenti" (brochure, manuali, eccetera) che vengono aggiornati in continuazione per ovvie ragioni tecniche: la facilità di aggiornamento è proprio il pregio del Web. Appioppare alle aziende l'onere di inviare copia di interi mega-siti, con tanto di relativi continui aggiornamenti, è semplicemente demenziale. Spero che il legislatore si sia documentato un attimo prima di prendere in mano penna e calamaio per legiferare. I tempi della carta assorbente e del ciclostile sono finiti, forse qualcuno non l'ha ancora capito.

La seconda considerazione è che l'articolo 7, quello delle sanzioni, dice che la sanzione si basa sul "valore commerciale del documento, aumentato da tre a quindici volte". Ma un sito amatoriale non ha un valore commerciale: ne ha certamente uno affettivo, ma chiamarlo "commerciale" mi sembra difficile. E se il valore è zero, è chiaro che zero moltiplicato per tre o quindici fa sempre zero.

Per il momento, insomma, non è il caso di correre in strada e gridare allo scandalo. E' giusto che se ne parli, in modo che magari le considerazioni pratiche giungano anche alle orecchie di chi stila questi provvedimenti lunari, ma aspettiamo il regolamento attuativo prima di disperarci. Nel frattempo, conserviamo i nostri polmoni per gli scandali veri.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_08 - 063. Biometria; attivissimo.net kaputt

Ho scritto un articoletto sulla biometria che per puro caso capita in un momento in cui la biometria è sulla bocca di tutti (non sempre con cognizione di causa), soprattutto dopo l'ottimo rapporto del Garante per la privacy. Se vi interessa sapere come il passaporto biometrico sia una bufala che non ci terrà al sicuro dai terroristi come promettono invece in tanti, e per una spiegazione di come bin Laden può procurarsi un documento d'identità biometrico autentico senza alcun problema, date un'occhiata qui:

http://www.apogeonline.com/webzine/2004/04/29/01/200404290101

Morale della favola: biometria, biometria, per piccina che tu sia, tu sei sempre un poco spia ;-)

Grazie ai tanti che mi hanno segnalato che il sito Attivissimo.net/attivissimo.info è inaccessibile: lo so. Purtroppo mi è capitato un guasto fra capo e collo e non credo di poter accedere al server per ripararlo prima di lunedì. Scusatemi dell'inconveniente.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_06 - 062. Antibufala: le istruzioni per la bomba nucleare al TG1

Ho appena finito di vedere il TG1 delle 20 e in particolare il servizio sul "Gruppo d'azione rivoluzionaria'" che avrebbe messo su siti Web Rete informazioni su come costruire ordigni e preparare attentati. Maggiori informazioni sono sul sito RAI:

http://www.rai.it/news/articolonews/0,9217,77715,00.html

Non voglio togliere nulla al difficile lavoro delle forze di polizia, ma c'è un aspetto che forse molti telespettatori non avranno colto e che li avrà fatti inquietare -- per fortuna inutilmente. Mi riferisco all'inquadratura del servizio RAI in cui viene mostrato uno schermo di computer che presenta una pagina Web (o almeno così pare) e in particolare un link intitolato in modo terribile: "BOMBA NUCLEARE".

La reazione naturale, di fronte a un'immagine del genere, è pensare che si tratti di terroristi di primissima categoria, pronti a scatenare l'inferno atomico alla prima occasione. Un'inquadratura che a mio avviso punta soltanto alla spettacolarizzazione e semina irresponsabilmente un allarme totalmente ingiustificato.

L'inquadratura infatti mostra cosa succede cliccando sul link "Bomba nucleare": si intravede un brano di testo che sembra essere l'inizio di una spiegazione di come si realizza un ordigno atomico. Ma nelle istruzioni ci sono due parole che fanno subito rizzare le mie antennine antibufala: "fornitore locale". Dove le ho già viste?

Chi ha la memoria particolarmente lunga ha già capito di cosa si tratta. Quelle non sono vere istruzioni su come costruire una bomba atomica: si tratta di un ormai classico articolo satirico del 1979, pubblicato dal mitico Journal of Irreproducible Results, una rivista di umorismo per appassionati di scienza e tecnologia, piena di articoli scritti nello stile delle riviste scientifiche serie, ma dai contenutitotalmente autoironici.

Soltanto un cretino, o un terrorista particolarmente stupido, potrebbe credere che si tratti di istruzioni autentiche. Cito:

"Il plutonio (Pu), numero atomico 94, è un elemento metallico radioattivo formato dal decadimento del nettunio ed ha una struttura chimica simile all'uranio, al giovio e al marzio"

"Per prima cosa procuratevi circa 110 kg di plutonio per ordigni presso il vostro fornitore locale (vedi nota). Rapinare una centrale nucleare non è raccomandato perché la scomparsa di grandi quantità di plutonio tende ad innervosire gli ingegneri della centrale. Suggeriamo di contattare l'organizzazione terroristica del luogo."

"il plutonio, specialmente puro e raffinato, è un po' pericoloso, lavatevi perciò accuratamente le mani con sapone e acqua calda dopo averlo maneggiato. Tenetelo fuori dalla portata dei bambini. Resti di polvere di plutonio residui della lavorazione sono un ottimo insetticida."

A questa bufala abboccarono anche i signori della BBC, che ne trovarono copia a Kabul, come raccontai in un articolo del 2001:

http://www.apogeonline.com/webzine/2001/12/12/01/200112120102

Stando alla notizia pubblicata sul sito Rai, gli inquirenti sembrano essere consapevoli di aver a che fare con terroristi particolarmente stupidi:

"esaminando alcuni passi tratti dai documenti sequestrati alla Columbu si [ha] inizialmente quasi l'impressione di essere spettatori di una farsa'' ma, sottolineano i giudici, invece ''è reale la pericolosità dei soggetti''.

Quello che dispiace, però, è che il TG1 abbia sbattuto in prima serata la storia della "bomba nucleare" senza spiegare che si tratta di un testo assolutamente inutilizzabile a scopi terroristici, facendo sicuramente venire il coccolone a tanti telespettatori.

Se vi interessa, l'originale inglese delle "istruzioni" è qui:

http://winn.com/bs/atombomb.html

Se volete una traduzione italiana completa, immettete "fornitore locale" e "bomba nucleare" in Google.

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_05 - 061. Sicurezza: Difendersi da Sasser con un firewall

Visto che una delle ragioni per cui Sasser sta facendo stragi è che tantissimi utenti non hanno mai installato un firewall, ho dato una bottarella all'apposito capitolo del mio libro "L'acchiappavirus" e l'ho messo sul mio sito a vostra disposizione come file separato.

Il file (800K, formato Acrobat PDF) contiene le istruzioni illustrate su come scaricare, installare e configurare correttamente Zone Alarm, oltre a qualche spiegazione su come funzionano in generale i firewall e a cosa servono. Se vi può essere utile, scaricatelo; se con l'occasione gli date una scorsa per snidare refusi e/o punti poco chiari, ve ne sarò grato.

Il file è scaricabile da qui:

http://www.attivissimo.net/av/av1.htm

Fra l'altro, ho cercato di avvisarvi del problema tramite questa newsletter, ma il caos in Rete ne ha impedito il recapito. Così ho messo le mie brevi istruzioni su come liberarsi da Sasser qui:

http://www.attivissimo.net/sasser.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_03 - 060. Sicurezza: Sasser infetta senza allegati

Ormai ne parlano anche giornali e telegiornali: sta dilagando il virus (più propriamente worm) Sasser, riconoscibile dal suo caratteristico comportamento di spegnere in continuazione i computer.

Sasser ha effetto soltanto su Windows XP, Windows 2000, Windows Server 2003. Non ha effetto su Windows 95/98/ME, ne' come al solito su Linux e Mac. Infetta i computer vulnerabili senza ricorrere ad e-mail contenenti allegati, ma direttamente tramite la connessione a Internet.

In altre parole, è sufficiente collegare un computer Windows XP/2000/Server 2003 a Internet per esporsi al rischio di infezione.

La prevenzione è facile: se avete installato un firewall, per esempio Zone Alarm, non correte pericolo. Se avete usato Windows Update per aggiornare il vostro Windows con le correzioni del mese scorso, siete ancora più protetti. La falla sfruttata da Sasser, infatti, è già stata corretta da Microsoft appunto ad aprile.

Riparare un PC Windows infetto è un po' più difficile, anche perché con un computer che si spegne in continuazione è un'impresa scaricare da Internet gli appositi programmi di disinfezione già approntati dai principali produttori di antivirus.

Secondo F-Secure, la riparazione è fattibile anche a manina:

-- scaricate e installate l'aggiornamento (patch) di Microsoft usando Windows Update (se il computer non si riavvia prima che finisca il procedimento)

-- usate il Task Manager per terminare il processo di nome "avserve.exe"

-- cancellate il file AVSERVE.EXE dalla cartella di Windows directory

-- riavviate il computer

-- cercate e cancellate qualsiasi file il cui nome finisca in "_up.exe" nella cartella "system32" di Windows

I dettagli sono qui:

http://www.f-secure.com/v-descs/sasser.shtml

Altri produttori di antivirus segnalano però che tracce di Sasser restano acquattate anche in altri punti di Windows, per cui prudenza! Symantec consiglia di disattivare anche System Restore (Punti di ripristino nella versione italiana di Windows, se non erro).

Se non ve la sentite di tentare il fai da te o il vostro computer non ve lo consente, il rimedio che consiglio è questo:

-- NON FIDATEVI DI EVENTUALI "PROGRAMMI DI DISINFEZIONE" RICEVUTI VIA E-MAIL. Potrebbero essere virus opportunisti.

-- scollegate il vostro computer infetto da Internet, in modo che non possa diffondere ulteriormente il contagio o reinfettarsi.

-- andate da chi ha un computer non infetto e non infettabile da Sasser (un PC Windows aggiornato o un Mac o una macchina Linux) e chiedete di scaricare un programma di disinfezione e salvarvelo su un dischetto o un CD insieme a un buon firewall, come il gratuito Zone Alarm (www.zonelabs.com).

-- fatevi stampare le istruzioni d'uso del programma di disinfezione.

-- usate il programma di disinfezione sul vostro computer e poi installate il firewall.

-- solo a questo punto potete ricollegarvi a Internet (protetti dal firewall) e usare Windows Update per scaricare l'aggiornamento di Windows che elimina la falla sfruttata da Sasser.

-- IMPORTANTE: offrite una pizza e una birra a chi vi ha salvato.

La patch di aggiornamento di Microsoft è documentata e scaricabile qui:

http://www.microsoft.com/security/security_bulletins/200404_windows.asp

I programmi di disinfezione per Sasser sono disponibili per esempio qui:

Microsoft:

http://www.microsoft.com/security/incident/sasser.asp

oppure

http://www.microsoft.com/downloads/details.aspx?FamilyId=76C6DE7E-1B6B-4FC3-90D4-9FA42D14CC17

F-Secure:

-- programma: http://www.f-secure.com/tools/f-sasser.exe oppure http://www.f-secure.com/tools/f-sasser.zip

-- istruzioni: http://www.f-secure.com/tools/f-sasser.txt

Panda:

-- http://www.pandasoftware.com/support/card.aspx?ididioma=2&id=1595&ref=WpaVirEnciclopediasup (cliccate su "pqremove.com")

Sophos:

-- http://www.sophos.com/support/cleaners/sassgui.com (grafico)

-- http://www.sophos.com/support/cleaners/sasssfx.exe (a riga di comando)

Symantec:

-- http://securityresponse.symantec.com/avcenter/venc/data/w32.sasser.removal.tool.html

Il Dodecalogo di sicurezza che avrebbe impedito tutto questo:

http://www.attivissimo.net/security/dodecalogo/dodecalogo.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_02 - 059. Antibufala: aggiornamento sull'Autovelox

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "lucadaff***", "l.tarantino" e "gentas".

C'è una smentita definitiva a proposito della bufala dell'Autovelox italiano nascosto nel paletto giallo e nero. Si tratta sicuramente di una foto scattata in Svizzera, nella zona del Canton Berna, e l'apparecchio è effettivamente un dispositivo per misurare la velocità dei veicoli allo scopo di multare gli automobilisti indisciplinati.

La smentita all'ipotesi che si tratti di un Autovelox italiano viene dalla segnalazione di un lettore (a.braga), che ha scovato un articolo del sito svizzero Ticinonline:

http://www.tio.ch/common_includes/pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=162584&idtipo=3

L'articolo mostra le medesime foto e il suo testo conferma che si tratta di un "Autovelox" usato dalla polizia bernese ma non in uso nel Canton Ticino. Niente a che fare con l'Italia, insomma.

Cito infatti dall'articolo:

"La polizia, in Svizzera, risponde [agli automobilisti attrezzati con dispositivi antiradar] con dei radar camuffati da colonnina a strisce giallonere. Sono i radar mobili dell’ultima generazione e già vengono utilizzati dalla polizia bernese. 'L'apparecchio funziona bene. Qualche anno fa ce n'era addirittura uno nascosto in un cassonetto dei rifiuti', ci spiega Alvaro Franchini, responsabile della sezione tecnica polstrada di Camorino [...] 'In Ticino comunque non li usiamo - ci spiega ancora Alvaro Franchini - già ne abbiamo abbastanza, di lavoro. Di camuffamento non ne facciamo. Abbiamo il radar con il blocco, quello senza il blocco, la civetta o il veicolo di pattuglia. Basta così".

Un altro lettore svizzero (rodri) mi conferma che si tratta effettivamente di un apparecchio "testato con successo appena fuori dalle gallerie del Canton Berna", per cui è probabile che si tratti dello sbocco di una galleria autostradale di quella regione.

Da un terzo lettore svizzero (ainvernizzi) ricevo inoltre questa segnalazione: "il furgone e le colonnine SOS sono certamente svizzere [...]. Ho ricevuto le immagini (3) per email la prima volta il 30 di marzo [2004] [...]. In una sono ancora presenti intatti i dati exif, dai quali si può dedurre che l'immagine è stata scattata il 17 febbraio scorso". I dati indicano che la fotocamera è una Canon EOS 10D e che la foto è stata scattata alle 15:43:28 del 17 febbraio 2004. Come vedete, gli strumenti d'indagine a disposizione dei detective antibufala sono tanti.

Comunque sia, le foto non sono ambientate in Italia. Questo non vi deve indurre però a ignorare il buon senso e correre in auto!

L'indagine aggiornata è a vostra disposizione presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/autovelox_giallonero/paletto_furgone.htm

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_01 - 058. Antibufala: errata corrige sui ragni urlatori

Scusate, il link indicato nella newsletter precedente è sbagliato. Quello giusto è

http://www.attivissimo.net/antibufala/ragni_giganti/urlatori.htm

La fettasalamite, ogni tanto, colpisce anche me!

Ciao da Paolo.


[IxT]2004_05_01 - 057. Antibufala: ragni urlatori giganti in Iraq!

Questa newsletter vi arriva grazie alle gentili donazioni di "muca", "mu**.giuliana" e "luigi".

Un racconto agghiacciante e una foto impressionante di ragni carnivori enormi in mano a soldati americani in Iraq. Questa la sintesi dell'ennesima bufala che sta circolando in Rete in questi giorni, corredata da una foto piuttosto impressionante. Secondo il testo del messaggio, gli enormi ragni raffigurati "possono correre alla velocità di 15/20 km/h e saltano fino a 3 piedi di altezza" e come se non bastasse "quando ti mordono iniettano una sostanza simile alla novocaina che rende istantaneamente insensibili.  Se stai dormendo non ti accorgi nemmeno di essere stato morso e quando ti svegli ti ritrovi senza parte della gamba o del braccio perchè il ragno lo ha rosicchiato per tutta la notte." Gnam gnam.

C'è di che non dormire la notte, ma anche di giorno bisogna stare attenti, stando all'appello: "se camminando urti qualcosa che sta proiettando ombra su di lui e il sole lo colpisce, comincia a correre perchè il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra e per tutto il tempo emetter urla terribili... Questi ragni si trovano quotidianamente in Iraq."

E' con vero sollievo, vista la mia totale orripilazione verso ragni e affini, che vi posso confermare che è una bufala. La foto non sembra essere ritoccata, ma è molto ingannevole: i ragni mostrati sono in realtà assai più piccoli di quel che sembra. Inoltre non hanno affatto i comportamenti descritti nel testo.

Il "trucco" (forse involontario) della foto deriva dal fatto che i ragni sono molto vicini all'obiettivo, mentre lo sfondo (le gambe dei soldati) è lontano; essendo entrambi a fuoco, l'occhio è indotto a credere che si trovino alla stessa distanza e a pensare che i ragni siano grandi quasi quanto la gamba del soldato che sta loro dietro. L'illusione è davvero notevole.

La messa a fuoco simultanea di oggetti vicini e lontani è un effetto tipico di foto scattate in ambienti fortemente illuminati, come appunto il deserto di giorno. L'effetto diventa evidente se ci si chiede chi sta tenendo le inquietanti creature: sono tenute (con una pinza o altro oggetto metallico) dalla mano che si intravede nell'angolo superiore destro. Se si fa il confronto con le dimensioni della mano, i ragni diventano subito decisamente meno mostruosi; grandi, ma non enormi.

Nella pagina Web dedicata a questa bufala ho preparato una versione della foto ritoccata "alla buona" per eliminare l'ingannevole riferimento visivo costituito dalle uniformi degli altri soldati e lasciando soltanto la mano che regge le bestiacce. Tenendo presente inoltre che sono mostrati due ragni attaccati l'uno all'altro, una volta rimosso il riferimento visivo le dimensioni del singolo ragno diventano molto più ragionevoli: più o meno quelle di una mano umana adulta. Certo non mi piacerebbe comunque svegliarmi con uno zampettone del genere nel letto (brr), ma è tutt'altra impressione rispetto alla foto iniziale, dove sembrava che ci volesse un Kalashnikov per difendersi dalle incredibili creature.

Chiarito l'equivoco della foto, vediamo cosa c'è di vero nella descrizione. Ben poco: il sito antibufala Snopes.com smentisce quasi tutte le affermazioni inquietanti presentate dall'appello nella sua breve indagine, disponibile presso

http://www.snopes.com/photos/bugs/camelspider.asp

che riassumo qui. Questi insetti, chiamati in inglese "camel spider", ossia "ragni dei cammelli" o "ragno cammello", sono artropodi diffusi nei deserti mediorientali. Non sono ragni veri e propri, ma sono classificati come "solifugae", anche se come i ragni sono della classe degli aracnidi. Molte delle leggende che circondano queste poco adorabili creature risalgono alla guerra del Golfo del 1991 e hanno ricominciato a circolare nel 2003 a seguito della nuova guerra in Iraq.

Il nesso con i cammelli deriverebbe, secondo una popolare leggenda, dall'abitudine di questi ragni di nutrirsi dello stomaco dei cammelli, saltando loro addosso da sotto o mangiandoli dall'interno (come facciano a entrarvi è meglio non chiedere). In realtà il nome deriva semplicemente dalla loro presenza nello stesso habitat in cui si trovano i cammelli. Con le zampe estese, raggiungono i sedici centimetri, e sono effettivamente piuttosto veloci (senza però raggiungere i 20 km/h). Non urlano e non emettono veleno o anestetico.

Secondo un sito dedicato a questi ragni

http://www.museums.org.za/bio/arachnids/solifugae.htm

l'affermazione che se "il sole lo colpisce, comincia a correre perchè il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra" ha un fondo di verità: il nome "solifugae" deriva dal latino e significa grosso modo "che rifugge il sole". Molte specie di questi ragni, infatti, sono attive di giorno ma si riparano dal caldo correndo da un'ombra all'altra. Spesso tenderanno a rincorrere l'ombra di una persona, dando l'inquietante impressione di inseguirla con intento ostile.

L'indagine completa, con le relative foto, è a vostra disposizione presso

http://www.attivissimo.net/antibufala/iraq/ragni_giganti/urlatori.htm

Ciao da Paolo.

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